Premesso che io sono assolutamente contrario ad usare abiti dismessi e riciclati per l'attività venatoria,poiché ritengo importante l'uso di un abbigliamento appropriato, oltre che tecnicamente valido.
Quindi capi traspiranti ma impermeabili, possibilmente antistrappo e che non producano alcun fruscio a contatto con gli arbusti, di colore verde, meglio ancora il realtry (tessuto su cui è riprodotto un particolare tipo di fogliame da scegliersi in funzione della vegetazione in cui si opera) o comunque che si sposi bene con l'ambiente circostante per una questione di mimetismo:oltre che cromatico , per spezzare la figura: gli ungulati non hanno una vista acuta, ma percepiscono molto bene i movimenti ;inoltre è estremamente importante coprire viso e mani, che oltre ad essere chiari ( quindi molto visibili nella penombra), sono quelle parti del corpo che muoviamo di più, anche quando siamo fermi.Io quando sono a caccia uso sempre una retina mimetica per coprire il viso e i guanti neri con ottimi risultati (provare per credere).
Secondo la tradizione Mitteleuropea il cacciatore doveva vestire di loden verde se insidiava il cervo ,di grigio per il cinghiale :forse un pò eccessivo, ma sicuramente molto coreografico e indubbiamente elegante.
Adesso esistono materiali eccezionali con cui affrontare qualunque avversità climatica,quali gorotex,tinsulate,pile con windstopper ecc....che ci consentono di cacciare sempre nelle migliori condizioni.
Voi cosa usate,quali sono i vostri materiali preferiti?
Weidmannsheil

Io e Mio zio ci vestiamo con magliette(felpe,giubotti)camouflege con disegno preciso x il luogo di caccia dove dobbiamo andare......
i tessuti migliori per i pantaloni sono il resistentissimo fustagno e il rip-stop che resistono alle spine più grosse e appuntite...........Quali sono i vostri pareri sul modo di vestirsi????????

Da parecchio tempo, uso con grande soddisfazione, i prodotti della Bailo e della Riserva e della Beretta per quanto riguarda l'abbigliamento,per gli scarponi: Mendel o Crispi.
Avendo sempre l'accortezza di scegliere i capi, sia in funzione dell'attività da svolgere,che del luogo e della stagione: non ho mai avuto problemi,anche in situazioni climatiche estreme, sia in Italia che all'estero.
Waidmannsheil

io personalmente non do occhio alla marca,ma mi piace attenermi piu che latro ai colori venatori,quindi abiti mimetici,composti da scarpponi impermiabili,pantaloni,maglia, se la giornata e calda il gilet, se abbastanza fredda un giaccone sempre mimetico.

NON SONO PER UN ABBIGLIAMENTO RICERCATO, NE COSTOSO, MA SOPRATTUTTO FUNZIONALE.OGGI IL VESTIARIO RISULTA PURTROPPO SPESSO COSTOSO OLTRE LE NORMALI POSSIBILITA' ECONOMICHE ED ALLORA IO PREFERISCO CAPI NON DI MARCA, NE PARTICOLARMENTE ALLA MODA MA CHE MI DIANO SOPRATTUTTO COMODITA'. HO COSI' SCOPERTO CHE SI PUO ESSERE PRESENTABILI ANCHE SENZA SPENDERE ESAGERATAMENTE. PRATICANDO SOPRATTUTTO LA CACCIA IN MOVIMENTO MI VESTO A STRATI E PRATICAMENTE NON USO LA GIACCA, SALVO CASI PARTICOLARI, MA SOLO UN COMODO GILET IN VELLUTO O FUSTAGNO, IN ALTERNATIVA UNA TRISACCA IN ROBUSTA CORDURA, CON SOTTO UNA CAMICIA IN FLANELLA E, SOLO QUANDO FA FREDDO, IN MEZZO CI INFILO ANCHE UN ROBUSTO PILE. I PANTALONI SONO INVECE IN ROBUSTA TELA, RIVESTITI E RINFORZATI SUL DAVANTI PER I ROVI E PER L'ACQUA. SE NON E' TROPPO BAGNATO, INFINE, AGLI STIVALI IN GOMMA PREFERISCO GLI SCARPONCINI DI MEDIA ALTEZZA (POCO OLTRE LA CAVIGLIA).

Ammesso che i capi mimetici possono essere utili al loro scopo, ossia di nasconderti alla selvaggina ,io preferisco capi di colore classico,verdone o marrone in velluto,fustagno o cotone in base alla stagione ,saluti baruffa

Io mi vesto esclusivamente mimetico. Però devo essere sincero ho provato a prendere cose a poco prezzo ma sinceramente il valore era proprio al minimo.

A me mio zio ha regalata un maglione della beretta e devo essere sincero come mi trovo con quel maglione non ho ancora trovato nulla di paragonabile.

E comunque se mio zio non me lo avesse regalato non lo avrei mai comprato perchè il costo era considerevole.

sono daccordo con Zobbiolo, l'abbigliamento venatorio di qualità è molto spesso inaccessibile ai più e non si può sempre sperare in un regalo ed allora, occorre arrangiarsi cercando un qualcosa che coniughi qualità e risparmio..... non è difficile, occorre solo perdere un po di tempo in più, ma gli sforzi saranno ricompensati. Mio padre ed i miei zii negli anni '70 ed '80 andavano a caccia con stivali di gomma e vecchie giacche e pantaloni strappati e più volte rammendati, eppure ciò non impediva loro di divertirsi ed avere anche ottimi risultati. Oggi, mi sembra, che la pura esteriorità stia prendendo il sopravvento e questo non lo condivido. Le giacche ed i pantaloni Beretta, Bailo, Filson e via discorrendo lasciamole a chi ha le possibilità economiche oppure semplicemente la voglia di apparire od infine, beato lui, solo uno zio ricco....

L'abbigliamento di qualità,non di moda perché non me ne potrebbe importare di meno,per le cacce che faccio io è una necessità,stare su una posta a 18/20 gradi sotto zero, se non si è ben equipaggiati non è uno scherzo,oppure camminare in montagne tutto il giorno dietro a un cervo o a un camoscio e non avere gli scarponi adeguati può essere oltre che doloroso anche in certi passaggi... molto pericoloso.
Per questo mi affido a prodotti che mi diano la massima affidabilità............perché vorrei continuare ad andare a caccia ancora per tanti anni.
Waidmannsheil

è evidente che facciamo due cacce diverse e quindi parliamo di due cose diverse; comunque rispetto la tua opinione.

Ciao da Nello,Giovanni ha ragione nel preferire quel tipo di abbigliamento perche' la sua caccia,le carattristiche del suo terreno di caccia lo richiedono.La mia caccia probabilmente è piu'vicna alla tua infatti non avverto le stesse necessita' di Giovanni (tranne per gli scarponi anzi gli chiedero quale marca preferire,visto che nelle pietraie ne taglio almeno tre paia a stagione).Io a caccia infatti vado con la stessa tipologia di abbigliamento che usava tuo padre o tuo zio.Immagina in Sicilia all'apertura, al coniglio selvatico,con temperature prossime ai 30 gradi gia alle 10 del mattino,credi a me basta un jeans e una maglietta a maniche corte(meglio i graffi della macchia che l'asfissia).Ciao Solitario

Personalmente preferisco i colori classici al mimetico, come sempre capita il capo BUONO costa... forse troppo caro ma ha il vantaggio di durare e di essere goduto non sono per la FIRMA ma guardo quello che compero.Nello come scarponi io da 2 stagioni uso AKU e sono veramente contento ciao a tutti Franco.

Ciao da Nello,la setimana scorsa ne ho comprato un paio e hanno la suola marchiata Vibram,allora ho fatto una buona scelta.Ciao Franco.

Ciao Ragazzi,Nello penso che il tuo problema con gli scarponi siano le taglientissime rocce laviche,non ti consiglio gli scarponi che uso io, Mendel da roccia con lamina in acciaio ,perché sono troppo rigidi essendo specifici per la montagna,potresti provare quelli (credo che ne faccia un tipo anche la Crispi) per i reparti speciali,alcuni sono in Kevlar,una fibra antiproiettile e soprattutto antitaglio,ho provato questo prodotto ed effettivamente non sono riuscito a tagliarlo con nessuno dei miei coltelli,se riesci a trovare uno scarpone realizzato con questo materiale dovresti risolvere il tuo problema.
Waidmannsheil

Ciao da Nello,ma visto che ci sono ne approfitto anch'io della tua competenza per farti un'altra domanda,riescono anche a dare anche un sostegno alla caviglia visto che le pietraie fanno assumere alle caviglie angolazioni decisamente anomale?

P.S. io abito vicino Palermo non ci sono pietre laviche ma pietraie normali,ma non cambia assolutamente nulla: sono taglientissime oltre che ruvide.

Ciao Nello ,come sostegno alle caviglie, i migliori attualmente sono gli scarponi da treking estremo della Crispi ,perché hanno adottato un efficiente sistema di sostegno che non permette la rotazione laterale del piede,in pratica si tratta di uno scheletrato posizionato fra la tomaia e la fodera che irrobustisce lo scarpone lateralmente,la camminata risulta comunque agevole e la caviglia è ben protetta.
Waidmannsheil

Ciao Giovanni,ho letto in un post in occasione dell'uscita a caccia con Orione che proprio lui parlava di un bastone" made Giovanni" o sbaglio?,che caratteristiche ha?.Perche' a caccia chiusa con mio figlio Aurelio andiamo in montagna a verdure.Ciao da nello.

Ciao ragazzi...siccome mio zio ha deciso di farmi un regalo voglio farmi comprare un completo della beretta ma secondo voi qual'è meglio tra questi 2???
Questo è dell'anno scorso dite che lo trovo ancora ? http://www.beretta.it/Abbigliamento/Autunno-Inverno-Donna/Caccia/Women-s-Zero-Seams-Jacket/index.aspx?m=82&f=2&id=672
Poi c'è questo che è di quest'anno http://www.beretta.it/Abbigliamento/Autunno-Inverno-Uomo/Upland/Seven-X-Jacket/index.aspx?m=82&f=2&id=1163
Datemi un consiglio...insieme alla giacca poi ci sono anche i pantaloni!!!

Stex la seconda per me e' piu' bella...e piu' maschile,vista la marca non puoi sbagliare.ciao Franco.

Nello, il bastone di cui ha parlato Orione è un Alpenstok o bastone da tiro..............non è da verdure!!!!!!!!!!!
La caratteristica di questo bastone è, oltre la punta ferrata per il ghiaccio,di avere sulla sommità un puntale a forcella per appoggiare il fucile.
Ciao ...........Waidmannsheil
P.s stano che tu non abbia fatto commenti ne sul post di Orione ne tanto meno su quello di mia Moglie?????????

Per Stex,sicuramente il secondo(il primo fa parte della linea Beretta dedicato alle.........Donne!!!!),ottimo l'abbinamento con i pantaloni impermeabili:sono veramente comodi specialmente in inverno.I materiali impiegati sono ottimi quindi vai sul sicuro,potresti fare un pensierino anche alla linea Forest della Bailo,che uso da anni con grande soddisfazione,anche nelle peggiori condizioni climatiche.
Ciao..........Waidmannsheil

Ciao Giovanni,sul discorso del bastone, Orione aveva scritto che dovevi descriverlo tu e quindi ho aspettato,quando non ho visto scritto niente te l'ho chiesto.Sulla tua giornata di caccia con Orione,lascia che gli altri possano almeno sognare quello che avete descritto e il no-comment,significa quello.
Sul giudizio di tua moglie, un'altro no-comment ti ha descritto come un essere perfetto..........cosa dovevo aggiungere?.Ciao da Nello.

P.S. non volevo sminuire il tuo bastone,dicendo che a me ne serviva uno per andare a verdura.Ora che lo hai descritto, effettivamente non è un'attrezzo generico.

Ciao Nello sono proprio i no comment ..........che mi preoccupano!!!.
Quando avremo modo di vederci............un bastone da montagna,naturalmente fatto da me,sarò lieto di regalartelo.
Waidmannsheil

Ciao Giovanni,io sono un patito di bastoni e quelli in commercio non mi piacciono e anch'io li costruisco(ti mandero una foto via posta elettronica,sono di ulivo selvatico,viene tagliato aseconda dell'altezza della persona.Il puntale è una semplice vite di grossezza adeguata avvitata alla punta a due centimetri dalla completa avvitatura faccio saltare la testa della vite.Il manico termina a V.Poco sotto il manico faccio un buco e faccio passare una cordicella da infilare nel polso.Il vantaggio di tale bastone............molto leggero e duro.Ovviamente il bastone va tagliato quando l'ulivo è tenero,ma poi una volta stagionato sembra ferro.Comunque..................un bastone made Giovanni................. ne sarei sicuramente onorato.

SI Giovanni il primo capo è da donna ma esiste uguale anche da uomo...comunque anche io ero indirizzato verso il secondo,mi sembra più bello e più serio!!!

I miei bastoni sono un po più complicati,come legno uso il faggio evaporato(li compero nei negozi di articoli per l'agricoltura,questo procedimento,l'evaporazione appunto li rende inattaccabili ai tarli)provvedo a lisciarli con carta vetrata di diverse graniture successivamente passo diverse mani di impregnante per legno,color noce e impermeabilizzo con una miscela di cera vergine d'api e gommalacca disciolta in alcool e passata,calda,a tampone quando tutto è ben essiccato(mediamente ci vuole un paio di giorni)applico un puntale in ferro (di quelli comunemente usati per i bastoni da montagna,li produce la Camp,ditta famosa soprattutto per i ramponi) e una forcella ricavata da un pezzo di corno caduco di ungulato(il migliore è il Daino,a mio parere,ma vanno bene anche Capriolo e Cervo)che può essere lasciata al naturale oppure lucidata,rifinisco con lacci di cuoio l'impugnatura..... et voilà....... l'alpenstok è pronto.
Ciao Nello.............Waidmannsheil