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 l'ultimo pasto

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AutoreMessaggio
giovanni anesa hemingway
cacciatore specialista-selecontrollore
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giovanni anesa hemingway

Data d'iscrizione Data d'iscrizione : 10.04.09
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MessaggioTitolo: l'ultimo pasto l'ultimo pasto EmptySab Apr 25, 2009 8:49 pm

Secondo la tradizione venatoria Mitteleuropea è usanza offrire al selvatico abbattuto l'ultimo pasto.
Inserendo nella bocca dell'animale il rametto di un'essenza nobile (quercia,pino mugo ecc)in modo da garantirgli, secondo antiche credenze che si perdono nella notte dei tempi, un pasto per il viaggio verso l'aldilà.
Questa usanza è tuttora praticata dai cacciatori di molti Paesi ove è molto sentita quale forma di rispetto verso il selvatico a cui si è tolta la vita; essa ha tutto un suo particolare cerimoniale che vado ad illustrarvi:il cacciatore, al cospetto del selvatico, deve prima togliersi il copricapo,quindi inginocchiarsi vicino alla preda ed inserire il rametto nella bocca della stessa; dopo di che potrà alzarsi e mettere il bruk( rametto della stessa essenza utilizzata per l'ultimo pasto intrisa nel sangue dell'animale ), sul lato destro del proprio cappello ed infine,a questo punto, suonerà il corno da caccia.
Effettivamente tutto ciò può apparire anacronistico,ma la pratica di porgere un segno di rispetto nei confronti del selvatico abbattuto conferisce all'attività venatoria una grande dignità.
Cosa ne pensate?
Weidmannsheil
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Admin CyberJäger
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Data d'iscrizione Data d'iscrizione : 14.03.09
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MessaggioTitolo: Re: l'ultimo pasto l'ultimo pasto EmptyDom Apr 26, 2009 12:09 am

secondo me è giusto che le tradizioni vengano rispettate,e con essa tutte le vecchie usanze che rendono la caccia ancora piu bella. anzi e meglio se non facciamo disperdere le loro tracce perche la caccia tradizionale e quella piu bella cheers
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giovanni anesa hemingway
cacciatore specialista-selecontrollore
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giovanni anesa hemingway

Data d'iscrizione Data d'iscrizione : 10.04.09
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MessaggioTitolo: Re: l'ultimo pasto l'ultimo pasto EmptyDom Apr 26, 2009 9:58 am

Hai perfettamente ragione, perché è proprio nel rispetto delle tradizioni che si fonda l'etica venatoria.
Il rito dell'ultimo pasto è nato come forma di rispetto, quando il selvatico era considerato una fonte di cibo per la sopravvivenza e quindi non solo meritava grande considerazione, ma anche tutela perché fosse sempre ben presente sul territorio e da qui è nato il concetto di gestione, ripreso poi dalla caccia di selezione.
Vedi, in fondo, non abbiamo inventato nulla, perché la caccia di selezione era già praticata ai tempi dei Barbari; noi abbiamo solo introdotto o meglio migliorato, con maggiori conoscenze scientifiche, quello che i nostri avi avevano già capito.
Weidmannsheil
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alexcaccia
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Data d'iscrizione Data d'iscrizione : 23.04.09
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MessaggioTitolo: Re: l'ultimo pasto l'ultimo pasto EmptyLun Mag 11, 2009 3:04 pm

E' una tradizione molto sentita da i nostri vicini europei.
Correttamente andrebbe prima ricomposto il selvatico abbattuto adagiandolo sul lato destro. I rametti devono essere strappati con le mani e non tagliati; mi viene strano parlare di queste cose senza essere "preso per bischero" come si dice noi.
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giovanni anesa hemingway
cacciatore specialista-selecontrollore
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giovanni anesa hemingway

Data d'iscrizione Data d'iscrizione : 10.04.09
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MessaggioTitolo: Re: l'ultimo pasto l'ultimo pasto EmptyLun Mag 11, 2009 6:39 pm

Vedo, con grande piacere, che sei molto ferrato in materia,certo nel nostro paese le tradizioni venatorie mitteleuropee non hanno ancora il dovuto riconoscimento.
Sono però convinto che,con un poco di pazienza e cercando di farle meglio comprendere ai nuovi adepti, possano ricevere anche fra noi, la giusta considerazione.
Stai tranquillo: non si può prendere per"bischero"chi rende il giusto onore al selvatico appena cacciato: semmai lo è chi non lo fa.
Weidmannsheil Alex
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nello
cacciatore specialista
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Data d'iscrizione Data d'iscrizione : 16.12.09
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MessaggioTitolo: Re: l'ultimo pasto l'ultimo pasto EmptySab Gen 09, 2010 6:18 pm

Ciao Giovanni,sono Nello.Tutto cio' che è tradizione significa rispetto;ovviamente non conoscevo questa tradizione venatoria dei paesi mitteleuropei,pero'tradizione chiama tradizione e mi ricordo parecchi anni fa quando mio padre ancora mi accompagnava a caccia in una grande riserva dell'entroterra siciliano e abbattei un coniglio lo presi con noncuranza,venni da lui chiamato e osservai che per prima cosa gli vuoto' la vescica con una forma di massaggio forzato nella parte piu' bassa dell'addome.Ma la cosa che piu' mi colpi' è che mi chiese il coltello,chiesi il perche' e lui ribadi' "dammelo e basta";a quel punto glielo diedi e pratico' un'incisione alle zampe posteriori facendo uscire dalla pelle le piccole ossa delle dita interne e le innesto le une con le altre e in dialetto siciliano mi ha detto "u cunigghiu sava unghiari",aggiungendo un "pezzo di caccia è nobile " e tu lo hai preso come un sacchetto di patate,ritornati alla casa di caccia lo appese in maniera composta a testa sotto proprio da questi ossicini che univano le zampe posteriori,per farlo frollare. La sera a tavola mi ha detto questa frase:"iri a caccia un significa sulu sparari"cioe' andare a caccia non è solo sparare.Ciao da Nello.

P.S. Giovanni,devo dirti ancora una cosa quando vado a caccia e poi ritorno a casa mio padre(che oggi ha 85 anni),vuole ancora che gli racconti come è andata la giornata di caccia ,indipendentemente dal carniere.Mi sembra che adesso sono io a raccontargli le favolette prima di andare a dormire.
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silvestri cheveyo franco
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silvestri cheveyo franco

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MessaggioTitolo: Re: l'ultimo pasto l'ultimo pasto EmptySab Gen 09, 2010 7:05 pm

Ciao a tutti,riprendo volentieri l'argomento in quanto ho praticato per diversi anni l'ultimo pasto,posso garantirvi che e' la miglior conclusione della giornata di caccia.Dove andavo io il presidente della squadra (tutti con il cappello in mano) teneva un discorso ringrazziando la foresta per averci permesso di prendere la vita dei suoi animali...poi chiamava chi aveva abbattuto per il rito.Animali disposti per ordine...volpi, caprioli,cinghiali.Amici vi assicuro che durante quelle uscite ho imparato tanto...tutte cose che hanno notevolmente influito nel mio percorso venatorio,e' nostro dovere tutelare queste culture sagge e profonde. Purtroppo poco conoscute e scarsamente seguite...(in emilia non sei un bischero ma un pistolone). Nello, mio padre in base a dove andavo mi veniva incontro in vespa per vedere come andava la giornata,altrimenti era sulla porta di casa e le sue prime parole erano per il cane al quale domandava se aveva incontrato e se io lo avevo trattato bene...(strano ma vero) saluti Franco.
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giovanni anesa hemingway
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giovanni anesa hemingway

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MessaggioTitolo: Re: l'ultimo pasto l'ultimo pasto EmptySab Gen 09, 2010 11:23 pm

Ciao Ragazzi tutto bene ,qui no nevica e quindi stiamo a cuccia.
Ogni tradizione è estremamente importante e deve essere tramandata attraverso le generazioni che si susseguono nel tempo.
Ad esempio il mio compianto nonno Giovanni,mio maestro di caccia e appassionato cinofilo,aveva alcune regole venatorie, per i nostri tempi e soprattutto per i cacciatori moderni,sconcertanti :non sparava all'animale se il cane......... non lo fermava bene e quando abbatteva una pernice o una beccaccia prima la ricomponeva lisciando bene il piumaggio e poi dopo averle posizionato la testa sotto un ala delicatamente la riponeva in un sacchetto di tela che teneva nella ladra......................cose di altri tempi,ora incredibili,ma sempre affascinanti soprattutto per il rispetto nei confronti del selvatico.
Waidmannsheil
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obelixtoro
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obelixtoro

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MessaggioTitolo: Re: l'ultimo pasto l'ultimo pasto EmptyGio Mar 04, 2010 7:59 pm

...in Trentino, la pratica dell'ultimo pasto, è una tradizione! la prima cosa che mi ha insegnato mio nonno quando, già da giovanissimo, lo seguivo nella caccia agli ungulati! è molto sentita come tradizione! successivamente l'accompagnatore pronuncia il l Waidmannsheil e la risposta del cacciatore "Waidmannsdank".

eh.... le tradizioni sono una parte fondamentale nella vita!!!
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baruffa bodaway
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baruffa bodaway

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MessaggioTitolo: https://cacciaepassione.forumattivo.com/selvaggina-maggiore-f8/l-ultimo-pasto-t79.htm l'ultimo pasto EmptyGio Mar 04, 2010 8:49 pm

Sono convinto che le tradizioni non vanno perse.Qui dove caccio io "PENISOLA LARIANA" non sò in quanti usano dare l'ultimo pasto al selvatico abbattuto e per quelli che ho visto io non lo ha fatto nessuno sia che fossero cinghiali o caprioli.Per quanto mi riguarda l'unico cinghiale che ho preso la tradizione l'ho seguita a metà"ad essere sincero",ho messo un rametto di quercia in bocca al cinghiale inginocchiandomi,ma non ho messo il bruk sul cappello perchè non lo porto e non ho suonato il corno perche non mi sono ancora attrezzato.Una seconda soddisfazione però l'ho avuta,arrivato a casa, mia moglie mi ha chiesto il perche del rametto in bocca al cinghiale e mio figlio (7 anni) le ha spiegato il motivo,dovuto al rispetto del selvatico catturato. Wink
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silvestri cheveyo franco
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silvestri cheveyo franco

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MessaggioTitolo: Re: l'ultimo pasto l'ultimo pasto EmptyVen Mar 05, 2010 12:59 am

Bravo Baruffa!!!da me queste cose non sono percepite,ma personalmente quando abbatto un MINI rito personale non manca,Franco.
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giovanni anesa hemingway
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giovanni anesa hemingway

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MessaggioTitolo: Re: l'ultimo pasto l'ultimo pasto EmptyVen Mar 05, 2010 10:12 pm

Devo farvi i miei complimenti, per l'espressione di rispetto ,nei confronti del selvatico abbattuto.
Un bravo a Baruffa per l'insegnamento dato al figlio, sentire che un bambino di 7 anni ha spiegato alla madre il significato del Bruk,mi riempe di gioia e mi fa ben sperare per una nuova generazione venatoria.
Waidmannsheil
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Jurij
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Jurij

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MessaggioTitolo: Re: l'ultimo pasto l'ultimo pasto EmptyMer Mar 16, 2011 6:29 pm

scusate se vi correggo: si scrive Bruch e si pronuncia bruh con la H aspirata. Bruch significa "Rottura", simboleggia la vita che si è spezzata.
ovviamente concordo nell'importanza di osservare questi riti e di introdurli dove i cacciatori, fino a pochi decenni fa, non cacciavano mai ungulati. sono importanti anche per via dell'immagine che diamo di noi ai non cacciatori.
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silvestri cheveyo franco
cacciatore esperto
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silvestri cheveyo franco

Data d'iscrizione Data d'iscrizione : 10.09.09
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MessaggioTitolo: Re: l'ultimo pasto l'ultimo pasto EmptyMer Mar 16, 2011 11:30 pm

Ciao Juri...hai detto esattamente quello che dovrebbe essere....ricordarci delle vite spezzate...un cacciatore maturando e praticando deve (credo) arrivare a riflettere per evitare che la caccia diventi un (riflesso vi vita)...troppe volte sento parlare di numeri...tiri da snipper...e purtroppo tanti ferimenti.Perchè questo??????Le tradizioni devono continuare, anche per (semplice passero),valori persi in funzione del grande benessere.
Personalmente confesso di provare anche dolore quando metto nella (ladra) un animale ancora caldo,non esiete taglia...saluto Franco.
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reartu
Il falconiere
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reartu

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MessaggioTitolo: Re: l'ultimo pasto l'ultimo pasto EmptyGio Mar 17, 2011 1:49 am

Ai raduni di falconeria a fine caccia facciamo sempre il ringraziamento alla selvaggina deponendola in fila con la testa rivolta verso il tramonto e tutto attorno un quadrato in rami di pino,poi accendiamo 4 fiaccole agli angoli e viene tenuto un discorso in cui si ringrazia la natura e la selvaggina.
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giovanni anesa hemingway
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giovanni anesa hemingway

Data d'iscrizione Data d'iscrizione : 10.04.09
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MessaggioTitolo: Re: l'ultimo pasto l'ultimo pasto EmptyGio Mar 17, 2011 7:06 pm

Rispetto per l'animale abbattuto.
Non dimentichiamo che quando effettuiamo un abbattimento, stiamo togliendo, ad un essere vivente, il bene più prezioso....La Vita,quindi questo atto deve essere fatto con il massimo rispetto - sia prima:evitando tiri impossibili o di dubbia riuscita - che durante:evitando tutto ciò che può causare inutili ferimenti - ma anche dopo :onorando la spoglia del selvatico.
Quando cacciamo ricordiamo sempre che stiamo per compiere un atto estremo ed irreversibile,quindi da non sottovalutare e soprattutto da non compiere con leggerezza.
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