Vi cito l' espressione di una mia cara amica scienziata, che studia in particolare il nostro sistema, lo sviluppo della specie, e che ovviamente lavora all' estero...
"A me la caccia, intesa come accanimento non piace e non riuscirei a praticarla, ma rimane il modo piu' ecosostenibile per consumare cibo".

Questi ovviamente se parliamo di dati oggettivi e di informazione, ovviamente la sfera soggettiva e delle emozioni provate, questa è appannaggio di pochi.

Grande Bardo ha scritto:

Vi cito l' espressione di una mia cara amica scienziata, che studia in particolare il nostro sistema, lo sviluppo della specie, e che ovviamente lavora all' estero...
"A me la caccia, intesa come accanimento non piace e non riuscirei a praticarla, ma rimane il modo piu' ecosostenibile per consumare cibo".

Questi ovviamente se parliamo di dati oggettivi e di informazione, ovviamente la sfera soggettiva e delle emozioni provate, questa è appannaggio di pochi.

Grande Bardo, devi darci subito le coordinate di questo genio di donna!
Presidente subito!
WAIDMANNSHEIL
sam

IL CACCIATORE

E' molto difficile descrivere com'è un cacciatore! Non esiste un bio-fisico classico, che di cacciatori ve ne sono di grossi, dei magri,degli alti, bassi,belli o brutti;ma io credo che un cacciatore sia "diverso". Diverso dall'altra gente, perchè porta sempre con sè un patrimonio che si è accumulato per anni in tante situazioni, in tanti momenti belli,diversi,impegnativi,distensivi, faticosi;momenti di solitudine colmi di beatitudine, che gli hanno fatto godere cose che pochi, possono capire appieno. E' fondamentalmente più sincero,più leale,gli amici e le amicizie di caccia sono conservate per anni, sono cementati da tanti momenti indimenticabili……………………………………………………………….
Eppoi il cacciatore lo si riconosce dovunque. Anche in città, anche quando è alle prese con le sue occupazioni quotidiane, col suo lavoro di tutti i giorni.
Provate a chiedere ad un' amico non cacciatore di accompagnarvi ,con l'ausilio delle sole gambe in un sito distante un paio di km., se necessario:vi sentirete quasi sempre dare del matto. Chi va a caccia non ha paura delle distanze. Abituati come siamo, a scavalcare valloncelli per raggiungere il crinale di fronte, l'andare a piedi non ci traumatizza.
Dare un' appuntamento alle 4 o alle 5 del mattino può sembrare per molti, pazzesco;noi che sappiamo quante cose si possono fare in quelle ore in più, difficilmente ci sentirete lamentare. Se pioviggina, molti non metterebbero il naso fuori di casa. Il cacciatore con un buon copricapo e buone calzature, se deve andare, non attende il sole!
Vi sono poi quelle cose che per noi hanno grande valore,e la fortuna nostra è quella di saperle apprezzare. Ora che tutti in giro parlano di ecologia senza poi saper distinguere le forme più comuni degli alberi o degli animali che ci stanno attorno,noi possiamo, senza sforzo,sfruttare tutte quelle cognizioni che l'andare a caccia ci ha insegnato.
Chi può ,come noi,conoscere da vicino l'agricoltura,la botanica,l'ornitologia,gli insetti, i funghi , la meteorologia,,l'orientamento, i fiumi, le valli,il mare??Chi ancora ai giorni nostri, alza ogni tanto gli occhi al cielo a guardare un volo,o un arcobaleno o una nuvola bianca che assomiglia a una montagna.?Noi ,abituati a veder nascere il giorno dalle pianure, tra le valli, sui monti,capaci di affrontare sacrifici di ogni sorta. Chi sa costruire con poche frasche un "capanno"?,un riparo, un passaggio per un guado, senza mai dire,non sò!! Cerchiamo tutti di educarci a questi immensi valori,verso tutte le cose e le persone. Non andiamo a caccia con i paraocchi col solo pensiero fisso del carniere che, intendiamoci,è sempre molto importante,ma non è la sola cosa che la caccia ci regala.
Non sviliamo la cattura di una coppia di starne ,di un fagiano o di una lepre ad una semplice quota. Non mi piace sentirmi rispondere alla domanda "com'è andata??" ah, io ho fatto la quota stamattina. Un Beccaccino un Tordo un'Allodola uno Storno, se ben cacciati, per noi debbono sempre rappresentare il ricordo di un momento lieto. -

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Avvicinati alla natura con rispetto ed umiltà, ricorda che sei ospite e non padrone,gli animali,le piante, il territorio meritano grande considerazione.

Immedesimati nel predatore mai nel carnefice,quando e se darai la morte fallo con coscienza,decisione e accortezza.

Impara a gioire delle magnificenze che ti riserva il bosco ed i suoi abitanti, fai tesoro delle sensazioni che provi per poterle rivivere.

Affina le tue conoscenze, i tuoi sensi sopiti dal vivere civile, riscopri la tua vera essenza ottenebrata dagli agi, dai ascolto al tuo istinto, diventa parte integrante di ciò che ti circonda.

Riscopri ciò che credevi invibile, percepisci il più flebile rumore e odore, questa è la voce della natura, il bosco ti può parlare se sai ascoltarlo con la dovuta attenzione.

Rapportati correttamente con la natura, con l'umiltà di chi deve imparare, solo così capirai i suoi più reconditi aspetti, apprenderai i suoi segreti ed in questo modo ne diverrai parte integrante.

Ricorda che siamo parte del grande progetto della natura e per questo non abbiamo il diritto di distruggerla, così facendo distruggeremo noi stessi.

Rispetta gli equilibri che sono il principio cardine della natura, non arrogarti mai il diritto di sovvertire queste regole.

Riconosci i doverosi onori al selvatico che hai predato, non ostentarne la spoglia in maniera non decorosa, conservane il trofeo a perenne ricordo.

Preleva solo ciò che ti occorre e che riesci a consumare, in natura lo spreco non esiste, come pure non esiste l'avidità.



Io non caccio per uccidere,ma uccido in quanto ho cacciato,come prevede la natura.
Ora che la mia vita è basata interamente sulla caccia posso affermare che nessuno può capire cosa leghi una persona alla natura come un cacciatore, vivere interamente la natura in ogni sua parte, sentirne il profumo, i rumori, le mille sensazioni che può offrirci, la soddisfazione del lavoro dei propri cani, vedere la felicità nei loro occhi, il profumo della polvere da sparo. Grazie alla caccia ho scoperto un mondo nuovo, il mondo in cui mi sento completamente a mio agio, sto bene con me stessa e ciò mi fa’ sentire un tutt’uno con i miei cani, riuscendo a viver tutto questo con loro in perfetta simbiosi


• Per andare a caccia bisogna essere incensurati.
Per andare in Parlamento e fare le leggi contro la caccia, no.

Ormai è passato tanto tempo da quando ho scritto e pubblicato sul forum, quello che ho descritto come il mio decalogo di caccia o meglio ,ciò, che ho sempre cercato di applicare durante l'esercizio della caccia........mi fa molto piacere che sia ancora di interesse,anche se così lontano da come ormai,purtroppo,viene concepita la vita ed anche l'attività venatoria.
Una piacevole riscoperta.......grazie per averlo riesumato.
A presto.

tutto quanto scritto oggi,ieri e domani è decalogo della caccia.....importante è in quanti di noi lo applicano ora e in futuro lo applicheranno.....la mal gestione e il proprio osternare distruggeranno una cultura tramandata.saluto Franco