A seguire corvi, cornacchie colombi, piccioni e piccoli passeracei.
é un animale molto furbo e intelligente, difficilissimo da cacciare, ove consentito, nemmeno richiami plastici sono in grado di farla atterrare, se si accorge che l'aspetti non cala mai!
Mi piacerebbe che gli amici cacciatori postassero le loro impressioni, esperienze e bottini di caccia e sopra tutto il numero da quando cacciano.

Ciao Mortimer,la Calabria e invasa dalle Gazze,nessuno li spara e loro aumentano di anno in anno,ripuliscono tutto cio che trovano,dalle acarcasse di animali morti alle sementi nei campi coltivati,sembra un uccello innoquo e fiacco,ma come ai gia detto tu alla vista del fucile si dimostra furbo e scaltro,sembra che fiuti l'odore del fucile da KM.

da parte mia estenderei i soggetti che subiscono i danni provocati da questo corvide anche a noi cacciatori così come a diversi allevatori. sono uccelli onnivori che si adattano in fretta alle nuove situazioni come gli altri corvidi, se non che da questi hanno preso anche la loro tipica scaltrezza.

ho potuto osservare una crescente diffusione di questa specie in aree ( molto grandi ) in cui fino a 2- 3 anni fa se ne contavano solo poche decine di esemplari ora se ne possono oseervare centinaia. queste specie non hanno risparmiato nessun tipo di habitat e sono arrivate ad insediarsi perfino nei borghi montani dove prima trovava posto il cugino corvo imperiale. impressionante è la crescita del numero di individui che ho potuto notare in un piccolo borgo della pianura piemontese, borgo in cui si è dediti soprattutto alla coltivazione dei kiwi e alla caccia. qui passeggiando con un amico residente in quella cittadina ho potuto vedere come la gazza riconosce gli strumenti che possono presentare un pericolo per essa. ossia se avete in mano un bastone o un fucile e avanzate in direzione della gazza questa tenderà a fuggire con largo anticipo; se non siete " armati " fuggirà con un anticipo largamente minore. ho visto come questi animali si siano abituati al costante movimento dei mezzi agricoli nel loro territori abituali e non ne temono più il passaggio.

io pratico la caccia con il cane da ferma nella quale vedo ricononosco la mia vera passione. non per questo credo che le altre forme di caccia siano meno nobili.
dico questo perchè anche se mi ritengo un cacciatore cinofilo incallito partecipo sovente a battute con l' ausilio di segugi per limitare la popolazione di volpe così come un paio di volte l' anno seguo un amico nella caccia ai corvidi.
ebbene quest' anno ho fatto 6 uscite a corvidi in genere durante le quali ho abbattuto 8 gazze e 20 cornacchie.

è vero che le giornate venatorie a disposizione sono poco, si sa ognuno ha i suoi impegni : lavoro famiglia e molti altri imprevisti che riducono i gia troppo limitati giorni in cui si caccia. ma pensiamoci bene, questo non è uno spreco di tempo ma un utile mossa a difesa della nostra fauna a difesa della collettività e a difesa della nostra veste di cacciatori che ci vede anche come soggetti interessati a un mantenimento dell' euqilibrio tra le varie specie nei diversi ambienti.

un saluto

E' proprio vero!
Il problema è che non si ferma a far razzia di raccolti e semi, ma distrugge tutti i nidi dei piccoli passeracei e non, nutrendosi dei piccoli, mettendo in discussione di fatto l'equilibrio dell'ecosistema del posto in cui vive.
Unica medicina sarebbe dedicare un paio di giornate al mese all'abbattimento di massa di questa spece, così da riequilibrare un po la situazione, tanto se ne abbatti mille o dieci mila, nulla cambia, visto la velocità con cui si riproducono, mi è capitato personalmente di notare una mamma gazza che ha già allevato 3 volte quest'anno nuove nidiate di 2 piccoli per volta e questo mi viene un po strano, ma penso che sia tanto il cibo che hanno a disposizione che stanno cambiando forse le abitudini di accoppiamento, di fatti con tanto cibo, la prole cresce più in fretta e più robusta, penzo sconvolgendo anche il loro di equilibrio.

da noi,almeno per quanto riguarda la provincia di Catanzaro e stata promossa dalla provincia una compagna che consiste nel, retribuire due euro al cacciatore ogni qual volta gli porta un paio di zampe di cornacchie,gazze,ghiandaie e nocivi in generale,e per la coda di volpe ci danno 10 euro...Cioè non e proprio il massimo,anche perche' io per arrivare all'ufficio della procincia 10 euro ce li devo mettere di benzina,ma e una buona cosa che invoglia di piu' il cacciatore a combattere questi uccellacci.

Bellissima questa cosa!
Perchè mai non è estesa su tutto il territorio nazionale=? non per essere crudeli agli occhi dei clu, ma un iniziativa del genere sarebbe da promuovere e promuovere in tutti i paesi, se qualcuno dice'' ma noi non abbiamo fondi'' gli si potrebbe rispondere mmm... coinvolgiamo i privati, le aziende i commercianti, e in cambio magari in tutte le sezioni partecipanti se ce ne sono, si potranno affiggere cartelloni con su la pubblicità dell'azienda che ha partecipato e magari sotto, una specie di classifica di chi ha portato più prove in un determinato tempo, tale da far ispirare le altre associazioni a presentare un bando di gara di fine anno. Altre iniziative ad esempio sono quelle di formare i ragazzi e le ragazze infra 16enni alla cultura dell'arte venatoria, alla fine sono e potranno essere soldini che girano per l'associazione e magari qualche rimborsino per il cacciatore più bravo!
Io l'ho lanciata, poi sta a tanti coglierla................
Complimenti all'admin, è una bella novità questa.

si parlava con amici bresciani e mi hanno detto che a loro non viene rilasciato il tesserino se non presentano la coda della volpe...un altro modo per incentivare il controllo dei nocivi!

( questo è quello che mi hanno detto...prendetelo con le pinze in quanto non caccio in quella zona )

Sembra più un ricatto che un incentivo!
Comunque sono daccordo con te Matteo, quando dici di prendere con le pinze quella comunicazione.

davvero sembra quasi più un ricatto, ma tant' è io ho riportato solo una notizia (da prendere con le pinze ). se qualcuno ha maggiori in formazioni in merito potrebbe condividerle.

comunque credo occorre la formazione di cacciatori più preparati sotto questo aspetto mi spiego: occorre formare, durante gli appostiti corsi non solo un cacciatore, bravo, diligente, che riconosce le varie prede conosce la legislazione, ma occorre formare anche la coscenza ambientale del cacciatore.
un esempio lampante è quello della svizzera, per ottenere la licenza di caccia oltre a parecchi quattrini e un corso lungo quasi un anno e mezzo- due anni, con un esame finale veramente tosto, si chiede agli interessati una prestazione di 5 giornate di riqualificazione ambientale. questo giornate ( intere giornate, dall' alba al tramonto ) sono volte alla manutenzione di tratti di sentieri di acceso alle aree di caccia ( pulizia dalle erbacce varie, manutenzione del fondo stradale, manutenzione delle protezioni al ciglio della carreggiata ) alla pulizia delle zone di caccia, alla manuntezione delle mangiatoie, alla rimozione di alberi che intracialno cavi della corrente o non permettono il flusso dei torrenti, alla rimozione di vecchi recinti per l ' alpeggio delle mucche.

ebbene cosa ve ne pare?!? ci trovate quaslcosa in comune con i nostri corsi?!

magari ci sarà qualcuno che mi contesterà oper le mie idee, ma credo che ora noi abbiamo questo compito: SALVAGUARDARE IL NOSTRO AMBIENTE!!

scusate per queste mie provocazioni.

Un Saluto

secondo me hai pienamente ragione Matteo si dovrebbe fare cosi anche qui... almeno manterremo piu pulito il nostro territorio!

Per me non sono provocazioni, ma lumi che vengono da comunicazioni ed esperienze a noi forse sconosciute, di cui dovremmo prenderne non solo atto ma immetterle nel nostro sistema, magari un passo alla volta si intende, lasciando come zona franca però i più anziani, visto la loro condotta ineccepibile.
Tutti i nuovi cacciatori dovrebbero essere indottrinati'' che parolone'' ad una caccia bilanciata e in simbiosi con la natura e questo invece non avviene da per tutto.
Proprio ieri a proposito di gazze e ghiandaie si parlava a cena con amici appassionati cacciatori, i quali giustamente commentavano l'abbattimento facendo notare anche il costo elevato delle cartucce, dii conseguenza un amico mi diceva, io le abbatto quando posso, ma se spreco cartucce per loro non ho più cartucce per la selvaggina, quindi è vero che tra virgolette faccio la mia parte ma di tasca mia due volte. E su questo devo dire che ha veramente ragione, allora perchè non si muove qualcuno per finanziare come più volte è stato detto, almeno in parte le spese del munizionamento adoperato sull'abbattimento di questi nocivi, attraverso magari la prova certa, tipo la presentazione dello stesso o anche le zampe o la testa ect oppure sconti sul tesseramento, da inquadrare in modo che non si danneggi l'economia delle sezioni per incentivare un fantasma. Del resto vediamo sulle affissioni che ci sono su questi nocivi ancora dei vincoli di abbattimento che secondo me andavano eliminati, poichè già sono pochi gli abbattimenti più ci sono in vigore questi benedetti vincoli, alla fine uno dice ma che me frega!