nel trentino sud-occidentale sono sempre piu numerosi gli avvistamenti dell`orso bruno!
Che ne pensate sull' introduzione dell' Orso bruno nei territori ?

Sono assolutamente favorevole alla reintroduzione dell'orso bruno e non solo, bisognerebbe reintrodurre tutti i grandi predatori;con l'aumento degli ungulati sulle dorsali alpine ed appenniniche,lupi,orsi e linci sarebbero molto utili, predando i soggetti più deboli e quindi possibili veicoli di epidemie.
Waidmannscheil

...visto che sono Trentino mi sento tirato in causa.... l'orso sta facendo molti più danni che benefici.... gli allevatori sono disperati cosi come gli apicoltori, gli orsi si stanno riproducendo e la provincia non sa nemmeno quanti effettivamente ce ne siano nel territorio!!! per non parlare delle "visite" che fanno nei paesi alla ricerca di cibo, rovistando nei cassonetti!! Inoltre c'è una speculazione inaudita in quanto gli orsi sono provvisti di radiocollare e non avete idea di quanti forestali e guardiaparco vanno in giro alla ricerca degli orsi (ovvimanete a spese dei contribuenti)... il progetto life ursus secondo me è un fallimento.... se si è estinto sul nostro territorio ci sarà un perchè! Per non parlare degli orsi che sconfinano in austria e vengono subito abbattuti al primo cenno della loro presenza nei centri urbani; anche quelli che sconfinano nella vicina lombardia vengono subito dichiarati "dispersi" (in quest'ultimo caso sono però i bracconieri a far fuori l'orso...).... quindi la provincia paga paga paga per niente....
di recente è stata catturata anche una lince e munita di radiocollare così altri soldi andranno buttati.

Ciao,verissimo quello che hai esposto,chi vive la presenza di certi animali paga un grosso sacrificio,noi sognatori nostalgici vorremmo rivedere animali che forse non hanno piu' posto nell'attuale morfologia territoriale e civile.saluto Franco.

Secondo il mio modesto parere ,sono sbagliati i metodi di reinserimento,ovvero va bene cercare di reintrodurre i grandi predatori ,ma bisogna assolutamente tenerli sotto controllo e se creano problemi procedere all'abbattimento.
Ci sono zone; ove per l'alta atropizzazione del territorio ,questi animali sono scomodi o addirittura pericolosi e li non devono stare,in altre zone con caratteristiche più idonee si.
Come sempre nel nostro Paese,purtroppo non vengono applicate le sacrosante regole, in uso nei paesi Mitteleuropei,da cui tanto abbiamo da imparare ,soprattutto nella gestione dei grandi animali.
Waidmannsheil

Verissimo Giovanni, il problema è che in questo paese non vivono i teutonici mitteleuropei ma gli italiani (o italioti), che delle regole si fanno un baffo e del livello umoral-ormonale una legge. Per cui le regole si applicano solo se fan comodo e non si esita un'attimo ad estinguere una specie perchè ha rotto le scatole alla signora Pina amica del sindaco Calogero... Oppure, si lascia che le nutrie devastino agricoltura e argini, perchè sono simpatici all'associazione pro-pantegana. Ed ecco che sono pronti i piani venatori regionali!

ciao, diciamo, la popolazione di orsi italiani arrivare forte e più popolata prima di pensare anche loro la caccia.
Comunque .. se si vuole davvero orsi trofeo caccia nero me lo faccia sapere. Sono un italo-canadese e vi porto i cacciatori da Italia a caccia nostri orsi. Essi sono abbondanti e grandi. Sono stato di recente a EXA, nell'ambito dello stand Canada. E 'stato fantastico!
ciao!

pericoloso!!!! ma terribilmente affascinante

Ciao CacciainCanada,proposta molto interessante la tua: nei tuoi territori è permessa la caccia con l'arco?,se si, la cosa potrebbe interessarmi.

Ciao Giovanni, si può certo dar loro la caccia con l'arco, l'alce Anche. Vi prego di inviarmi una e-mail con tutte le domande si possono avere e vi posso inviare alcune informazioni e foto.
info@cacciaincanada.com Abbiamo un permesso di poche rimaste per questo anno, se il vostro interesse, per quanti cacciatori? Possiamo fare di individui e gruppi.

aspettiamo di ricevere la tua e-mail
Ciao
Roberto

Il sito web completamente aperta.
Si prega di cliccare per alci e orso nero battute di caccia.
grazie!

www.CacciaInCanada.com

tutto giusto........
un predatore come l'orso sarebbe utile....lui sarebbe un controllore naturale..........ma a patto di poterlo....controllare!
Poi secondo me nn è necessario introdurlo (o reintrodurlo)......se l'habitat torna idoneo...lui arriva da solo. Abbiamo due meravigliosi paesi (Slovenia e Austria) dove ci vivono già, e a loro per il passaggio del confine nn è richiesto alcun documento.

e va bene cosi'!

Concordo. Si è anche visto che le femmine reintrodotte (quindi sedate, trasportate, risvegliate in un ambiente diverso) sono molto meno propense alla riproduzione. Se pensiamo che in Slovenia, un piccolo Paese, se ne abbatte circa 70 (quest'anno 74) su un totale di circa 400, possiamo farci un'idea del tasso di riproduzione "come dovrebbe essere". Credo che in Italia, tra Alpi ed Appennini, si potrebbe tranquillamente raggiungere quota 1000 esemplari ed un abbattimento di 150 soggetti/anno.

ciao Jurij
purtroppo non conosco la tua zona, che mi pare aver capito al confine con la Slovenia, ma a meno di pareti insormontabili, credo che, visto l'alto numero di soggetti, la migrazione sia già ben avviata verso gli Italici territori da colonizzare. Com'è la situazione attuale? ci sono frequanti avvistamenti dll'urside? scusa ma la mia curiosità è pari alla mia passione, o forse viceversa!

Cito da "Grandi carnivori ed ungulati nell'area confinaria italo-slovena, seconda edizione rivista", 2009, edito dalla Regione FVG.
In FVG è presente unicamente la specie di orso bruno Ursus arctos arctos. [...] In condizioni ottimali, un'orsa può partorire ogni due anni, un numero variabile da 1 a 3 piccoli. [...] La Regione FVG occupa l'estremo occidentale della popolazione slovena (circa 450 orsi) che fa parte della popolazione dinarico-balcanica (circa 2.500 orsi). [...] E' stata stimata la presenza negli anni dal 2004 al 2007 di un numero variabile di 4-7 individui nelle Valli del Natisone, del Torre e nelle Prealpi Giulie, di 2-4 individui nelle Alpi Giulie e Alpi Carniche Orientali, di 1-2 individui nelle Alpi Carniche Occidentali e di singole apparizioni nel Carso triestino, soprattutto in autunno. [...] La frazione riproduttiva della popolazione è fortemente legata alla "core area", collocata nella parte meridionale della Slovenia. Gli orsi che frequentano il territorio regionale, invece, sono per lo più maschi subadulti, meno frequentemente maschi adulti. Questo aspetto presenta un elemento chiave per comprendere le difficoltà dell'orso di colonizzare la nostra regione e l'arco alpino: la manifesta filopatria delle femmine, ovvero la diffidenza a lasciare i territori di origine, riduce la capacità di espansione della popolazione slovena verso l'Italia e l'Austria.

Puoi trovare l'opuscolo in formato .pdf qui: http://www.regione.fvg.it/rafvg/export/sites/default/RAFVG/AT9/ARG5/allegati/Grandi_carnivori_ed_ungulati_2x_ed.pdf

grazie Jurij
ovviamente l'ho scaricato, salvato, e dato una lettura sommaria. Ma nei prossimi giorni mi sa che lo leggerò attentamente. Se ti interessa conoscere la situazione ungulati, lupo&lince in Piemonte dimmelo che ti do i link o ti mando direttamente i testi vial mail.

ciao a ancora GRAZIE!

Pier

magari il link, grazie!

http://www.regione.piemonte.it/agri/osserv_faun/dwd/rapporto_lupo2011.pdf

ciao Jurij ecco il primo link (rigurda il lupo), domani cerco gli altri da cui ho scaricato documenti sugli ungulati e te li mando........e buona lettura!!!!!

Pier

Secondo la mia modestissima opinione l'orso come il lupo non può essere reintrodotto e poi non prevederne un contenimento in caso di danni alla pastorizia o alla fauna in modo eccessivo...in Svizzera dopo che è stato constatato che un lupo abbia ucciso 4 pecore/capre ne viene autorizzato l'abbattimento, in Francia invece dopo malapena 3 ...nelle valli in cui caccio ci sono pastori ormai rassegnati e costretti a dormire assieme al gregge per evitarne gli attacchi, i caprioli a Pragelato, in alta Val Chisone non quasi spariti, anni di stupenda e ponderata gestione della specie mandati in fumo...

o si tolgono le persone dalle montagneo togliamo i grandi predatori, o per lo meno ne conteniamo il numero!

Tralasciando il discorso caccia, ci si lamenta che le zone montane sono aree a basso sviluppo economico, ma se poi introduciamo i grandi predatori i quali predano in gran parte gli animali domestici, considerando che le uniche e poche risorse di queste aree sono appunto l'allevamento dal quale ricavarne carne, lana e formaggi, non sò se la scelta di reintrodurli sia stata ben ragionata e così giusta

ciao Stefano
da piemontese, studioso/curioso della fauna selvatica, ti posso dire che una reintroduzione forzata nn porta mai a risultati buoni. Perchè reintrodurre?
La reintroduzione è una tecnica faunistica che prevede il rilascio su di un determinato territorio di una specie, una volta presente, ma allo stato attuale complrtamente assente.
Ci si dovrebbe chiedere in primis il perchè è sparita! nel caso del lupo, la specie è stata debellata vuoi per interessi umani, vuoi anche un pò per ignoranza. Purtroppo, e qui so di ripetermi, ma i lettori mi scuseranno, il moderno canide selvatico rischia una fine ben più prematura e più grama del suo predecessore. In Italia, in Piemonte specialmente, la componente.....chiamiamola "verde"
ha molti seguaci e quindi ipotizzare una gestione faunistica (attenzione NON parlo di caccia) e quantomai difficile.
Però vorrei ricordare a tale fazione che la scomparsa del loro "errore" non avverrà per mano dei cacciatori, ma da loro stessi e dalla loro sciagurata scelta di reintrodurre il carnivoro in un contesto simile a quello che ne ha portato all'estinzione.

Maramures, 15.08.2013. Noi (mia moglie ed io entrambe cacciatori) viviamo ormai prevalentemente in Romania, nel nord della Transilvania, e qui gli Orsi sono numerosi e di casa. Nel nostri 2 fondi venatori (confinanti fra loro per complessivi circa 40.000 ettari, 235 cacciatori circa e dei quali noi siamo soci) sono stati recentemente censiti 42 orsi bruni, ma è stimata la presenza (in continuo aumento) di circa 55-60 esemplari: premettendo che la zona è tutta montagnosa (siamo sui Carpazi) e ricca di grandi foreste (faggi, carpine, querce, abeti rossi ecc.) con intervallate zone dedite alla coltivazione di fieno, mais, patate, frutteti (principalmente mele e prugne), dove l'attività è perlopiù dedita al settore agro-pastorizio: infatti qui quasi tutti abbiamo le stalle con dentro i maiali, vitelli, mucche, bufale, cavalli, animali da cortile ecc. Le mandrie di centinaia di bufale e mucche che al mattino tutte insieme percorrono la strada principale per andare al pascolo fuori paese e ritornare da sole alla sera è tuttora una realtà, come pure le pariglie di cavalli e bufali sono tuttora molto impiegati per il traino animale e per i lavori agricoli sui campi, aratura compresa, nonchè d'inverno per il traino dei grandi slittoni oppure per andare ai mercati paesani o in chiesa la domenica. Spesso, quando non è disponibile il grande trattore industriale e si rende necessario trasportare gli enormi faggi interi lunghi anche oltre 30 metri, si utilizzano anche 3 pariglie di cavalli (6 animali) tutti insieme perché i carri di legno sono fatti in modo che si divide l'asse anteriore da quello posteriore per ospitare la lunghezza dei tronchi (lunghezza complessiva circa 60 metri, impressionante da vedere!). Qui pertanto siamo abituati convivere con la natura in tutte le sue forme, sia d'estate che d'inverno quando cala il Generale Inverno che con il suo vento gelido fa scendere la colonnina della temperatura in paese anche -28° ed in alcune zone qui molto vicino anche -36°. La pastorizia (migliaia di capi protetti da tanti cani) è bene radicata, molto praticata sia per la carne e sopratutto per latte e formaggi: gli Orsi, sempre omnipresenti, non danno grossi problemi: talvolta assalgono qualche pecora, qualche vitello o mucca, ma soltanto per fame e, guarda caso, prendendo sempre e soltanto animali sofferenti: non assale mai un animale sano! Soltanto d'inverno scendono fino ai margini del paese (ma in centro finora mai) alla ricerca di cibo ed attratti dall'odore degli animali rinchiusi nelle stalle. I lupi invece (branchi anche consistenti) fanno più danno sopratutto alle pecore e capre perchè, selvatici "sanguinari", uccidono molti capi e ne mangiano solo qualcuna scegliendo le parti molli. Questi possono essere davvero pericolosi anche per l'uomo, ma non l'Orso Bruno! Il Plantigrado è un animale schivo, riservato (non è un solitario come si crede!), difficilmente assale sia l'uomo che l'animale domestico: soltanto se molto affamato oppure se l'incontro è improvviso, ravvicinato, è stato sorpreso e non ha vie di fuga: invece l'incontro fortuito di una femmina con i cuccioli è sempre micidiale perchè l'assalto o l'inseguimento è garantito!!! Oltretutto l'Orso si arrampica molto rapidamente fino a 8-9 metri di altezza !! D'altra parte l'Orso considera sua proprietà tutto quello che si trova nel "suo" territorio: pertanto gli appartiene e può disporre come e quanto vuole! Lui non chiede: prende e basta! Pertanto quando si va nei boschi (raccolta di funghi, mirtilli, castagne, frutti di bosco, legna ecc. è obbligatorio fargli sentire la nostra presenza: parliamo a voce alta, fischiamo, battiamo un legno sui tronchi, insomma non rimaniamo in silenzio: pericolosissimo! Il pic-nic con salame, mordadella, salsicce, pane e polenta facciamolo a casa !!! Mai nel bosco !!! Lui è un "onnivoro" perchè predilige bacche, frutta, vermi, mais ecc.: i formicai rovistati (cerca le uova) e le pietre rovesciate (cerca vermi, insetti e lumache) sono i segnali più palesi della sua presenza, ma non disdegna la carne della quale si ciba, sopratutto se già pronta. Di un animale mangia tutto, rimangono soltanto la pelle e le ossa. E' un animale schivo, teme l'uomo, non è il "diavolo" come lo si vuole dipingere: chiaro che se perseguito, spaventato e ferito diventa aggressivo e molto pericoloso. Durante le nostre battute al cinghiale o cervo (è pur vero che è diminuito il numero dei cinghiali e dei cervi in questa zona, ma facilmente più ad opera dei bracconieri che non per responsanilità degli Orsi, di lupi o delle linci) l'incontro con il Plantigrado è quasi sempre una prassi di normale amministrazione: l'importante è gestire bene la paura, l'emozione, tenere i nervi saldi e non farsi prendere dall'angoscia o peggio dal panico!! Non fuggire, non correre, non voltargli mai le spalle e sopratutto non guardalo mai negli occhi: ti assale!! Qui gli orsi si possono abbattere (a certe condizioni), ma noi Cacciatori spariamo soltanto se caricati o aggrediti, e quindi non si tira assolutamente anche se si è minacciati!! Soltanto se carica davvero, ma il 1° colpo si spara vicino a lui per cercare di spaventarlo e farlo desistere onde evitare un'uccisione stupida ed inutile!! E' ovvio che se nello zaino portiamo carne sanguinolenta (lepre o capriolo scuoiato frutto di caccia) che lascia una buona scia appetitosa, l'orso ci segue. Dopo lo sparo anche l'orso corre (55 km.h come un cavallo all'ippodromo che traina il calesse ed il fantino!), sì ma verso di noi perchè sa che se non trova un cervo morto di sicuro può fare incetta di budella, milza, reni, intestini caldi ecc.; se ci sorprende mentre stiamo scuoiando o ci aggredisce immediatamete o fa delle false cariche per costringerci indietreggiare e lasciargli il bottino (ed è meglio lasciarglielo!). Il 4 novembre 2102 alle ore 12,20 il 1° orso (sui 200 kg.) ci è passato vicinissimo in corsa (era spaventato) a soli tre passi (mt. 2,40): eravamo nascosti dietro un grande faggio, è vero, ma non ci ha nè visti, nè uditi, nè fiutati: lo abbiamo tenuto puntato con le armi (cal. 9,3x62) fino a quando si è dileguato dietro di noi; invece il 2° orso (sui 400 kg. o più - enorme!) mezz'ora più tardi si è fermato 45-50 metri davanti a noi: non ci vedeva ma ci fiutava: è ripartito lentamente dopo 15-20 secondi (per noi un'eternità) metre noi rimanevamo immobili come statue! Emozioni da tenere bene controllate, sapere con "chi" abbiamo a che fare ... e rispettarlo !! L'ultima aggressione "umana" (2 orsi insieme contemporaneamente) è avvenuta nel mese di maggio 2013, a circa 5 km. da noi, nel paese vicino al di là della collina, aggredendo una donna che cercava funghi sul margine del bosco subito dietro casa (Vedi sul sito Internet digitando "Muscat din Urs la Grosii Tiblesului - Maramures"). Per il resto siamo favorevoli all'introduzione dei plantigradi perchè fanno la "cernita" degli animali più deboli. Non ha praticamente nemici, anche i lupi gli stanno alla larga: teme solo l'essere umano. Con una sola zampata ben assestata un grosso esemplare può facilmente uccidere un bel manzo all'istante! Cerchiamo di non dare a questi Plantigradi la possibilità di crearci dei danni: in fondo loro vivono la loro funzione "naturale" di "cacciatori" per sopravvivere! Sta a noi attuare sistemi e predisporre strutture per evitare eventuali danni! L'orso, come gli altri animali, vivono la loro vita nel consteso della natura, e la natura va vissuta, controllata, aiutata e sopratutto molto rispettata in ogni sua forma se vogliamo fregiarci del titolo di "Uomini". Si stima che in Romania attualmente siano presenti circa 4.800-5.000 Orsi Bruni, e la popolazione di orsi è in rapido continuo aumento! Giorgio e Maria.

CIAO Giorgio Maria un bellissimo racconto, dico così perchè mi sembra di ascoltare i nomadi (il vecchio e il bambino) oramai in ITALIA la natura in tantissimi luoghi non esiste più, ovvero esistano sempre spazi di boschi ma con tante fabbriche e paesi e citta molto vicine,le montagne oramai guasi disabitate,solo d'estate le persone ci vanno in villeggiatura,per questo DICO che secondo Mé certi animali non devono essere rintrodotti in italia,non cè più cultura nell'essere contadino si mira solo all'agricoltura o alla pastorizia solo per il grande guadagno (in grande voglio dire) i piccoli agricoltori sono pochi e disperati in generale, non cè posto per loro sono scomodi a molte persone,GIà il lupo crea molti danni a livello di animali domestici abbattuti,in più le crea anche a livello emotivo da parte di tante persone,figuriamoci a immettere anche gli orsi o linci,sarebbe FORSE anche GIUSTO e BELLO riavere certi predatori MA sè in ITALIA dovesse accadere un incidente a un essere umano verrebbe fuori un casino che manco ve lo immaginate.COMUNQUE sono un pò GELOSO per come vivete FORSE UN Pò FREDDINO D'INVERNO per ME.un saluto dalla TOSCANA...CIANO

Innanzi tutto, un cordiale benvenuto ai nostri nuovi amici, Giorgio e Maria: ed un grande ringraziamento, per la magnifica esperienza, che hanno voluto condividere con noi e che spero non sarà l'ultima,la Romania offre talmente tante possibilità venatorie che.......fateci sognare!!!
A presto.