vorrei utilizzare tale fucile per la caccia ai nocivi in particolare volpi e cornacchie, lo userei anche al poligono premettendo che è una ottima cartuccia per tale scopo.
mi piacciano i fucili di derivazione militare classificati uso venatorio appunto, ma credo che probabilmnete un bolt o un monocolpo siano piu consoni per uso venatorio, ovviamente dovrei applicare anche un ottica, chedo parere agli amici ed esperti del forum consigliatemi grazie.

Ciao Robert,il 223 è un ottimo calibro per il varmit,infatti è usatissimo in America,come arma visto che ti piacciono quelle di derivazione militare ti consigliere il Remington Police con canna pesante,calciatura sintetica e attacchi per il bipodela tipica arma da cecchino.
Per l'ottica ,visto l'uso prevalentemente diurno,quindi non hai bisogno di molta luminosità,andrei sicuramente su un Leupold,attualmente sono molto convenienti come prezzo,puoi trovare ottiche ottime per i tuoi scopi quali la serie VX-3 oppure MARK 4(l'importante che abbia un reticolo sottile e tanti ingrandimenti),comunque ti puoi sbizzarrire sul sito WWWLEUPOLD.COM l'importatore dovrebbe essere Paganini WWWpaganini.it,fra l'altro è anche l'importatore della Remington
Se hai qualche altro dubbio parliamone.
Waidmannsheil

giovanni grazie per i consigli, comunque prima di scegliere un arma in tale calibro a parte una miriade di modelli ed ovviamente il prezzo accessibile, mi interessava sapere le caratteristiche balistiche e ovviamente i passi di rigatura piu consoni per il .223, che spaziano da 1:7" ad 1:14" comunemente le palle impiegate vanno da 50 a 62 grani nei range commerciali, sicuramente il twist rate appropriato dovrebbe essere 1:12" per uso venatorio, almeno credo, i passi più corti 1:7" 1:8" 1:9" vanno a stabilizzare palle piu pesanti 69 grani 70grani 77grani, palle match da tiro, giovanni che ne pensi parere personale il mio.

Esatto Robert,Il passo 1/12 è quello che ti consente di stabilizzare le palle più comunemente usate a caccia,ovvero le 50-55 grani ,gli altri passi di rigatura che hai citato sono specifici per armi da gara e prodotti su canne custom,quindi molto care e di difficile reperibilità ,inoltre il 223 esprime le sue massime potenzialità con le palle da 50-55 grains,sia dal punto balistico che di precisione,naturalmente in armi di serie,che comunque con pochissimi accorgimenti(scatto alleggerito Jewel ed eventualmente un Bedding)possono dare grandissime soddisfazioni.
Waidmannsheil

giovanni palle da 62 grani verrebbero stabilizzate adeguatamente col passo di 1:12" o si iniziano ad avere profonde imprecisioni sul bersaglio, poi volevo chiederti sulle palle ad alta frangibilità la remington commercializza un lotto di cartucce le premier ad alta frangibilità con palle da 45 grani praticamente all impatto si desintegrano causando ferite vaste, ovviamente superficiali praticamente la morte avverrebbe per emorragia interessando vasta superficie biologica. munizionamento da utilizzare solo su animali non preggiati praticamente nocivi ed opportunisti.
che ne pensi giovanni, comunque meglio delle comuni soft point che penetrano deformandosi e scaricando parecchia energia cinetica.

A mio avviso il passo 1/12 dovrebbe stabilizzare anche le 62 grani,previa opportuna prova ,come ben sai ogni canna spara molto bene ,solo con un preciso peso di palla e non è detto che sia quella teoricamente più indicata, dal rapporto peso/lunghezza, io sono molto sciettico sull'uso delle palle varmit o ad alta frangibilità perchè essendo così fragili anche l'erba, intesa come alcuni fili, può causarne l'esplosione(a me è successo, parecchi volte ,con un 22/250)io nei 5.6 mm ricarico usando le palle espansive in rame monolitico della Barnes XB o Triple Skoc e mi trovo molto bene,abbattimenti immediati senza eccessive devastazioni,senza peraltro avere i grossi problemi di cui sopra.
I piccoli calibri sono un po rognosi,per quanto riguarda il trovare il giusto rapporto: peso palla/precisione,però una volta trovato il connubio sono entusiasmanti.
Ciao Robert......Waidmannsheil

giovanni un 5,6mm nella fattispecie il .223 remington da quanto appreso riesce a fermare egreggiamente un capriolo, potrebbe, dico potrebbe fermare un cinghiale se centrato perfettamente, ovviamente in punti vitali?

Ciao Robert,assolutamente si ,io ne ho fermati parecchi,anche a distanze ragguardevoli,sono calibri molto precisi e con la palla giusta, possono fare grandi cose.
Anche se, non è eticamente corretto usare un 5.6 sugli ungulati :perchè il rischio di ferimento è troppo elevato,personalmente(5.6X50R magnum) li uso sulla piccola selvaggina, percui sono particolarmente vocati,con grande soddisfazione.
Waidmannsheil

Scusate l'intromissione,io sono del parere che tale calibro sia da usarsi al poligono o su piccoli nocivi,per ungulati e' meglio affidarsi a una palla che in caso di piccolo errore di tiro possa comunque garantire l'arresto quasi immediato. saluto Franco

Ciao Franco,concordo assolutamente con quanto hai scritto,in effetti io sarei per l'istituzione del calibro minimo a seconda dell'ungulato oggetto di prelievo,naturalmente senza inutili esasperazioni: diciamo 6 mm per il capriolo e 7 mm per gli altri ungulati.
I 5.6 li riserverei ai nocivi, oppure, per l'entusiasmante caccia al gallo sia forcello, sulle arene di combattimento,che per il cedrone al canto.
Waidmannsheil

concordo con giovanni.