Salve a tutti , un argomento assai scottante volevo toccare oggi:l'etica venatoria.Leggevo alla pagina iniziale un bel riferimnto all'etica ma mi chiedevo se fra di noi cacciatori c'è ancora qualcuno che sa cosa sia,o se la bramosia del carniere la fa da padrone? Io nei venti anni di caccia che ho fatto fin ora ho sempre cercato di passarmela divertendomi ma soprattutto rispettando tutto e tutti dai compagni agli estranei che si incontrano nelle nostre campagne anche se era il caso cedendo il selvatico abbattuto se era di altri o omaggiando colui che mi ha permesso di cacciare nelle sue proprietà o addirittura indicandomi la zona dove era finita la selvaggina ferita o rincorsa x ore.con la coscienza direi di essere tranquillo ma a volte mi guardo attorno e vedo cose che non solo mi infastidiscono ma mi fanno letteralmente inca....are.ma se io ripetto gli altri e le regole perche non sono mai ripagato con la stessa moneta? Le guardie venatorie a cosa servono? stamattina dopo ore di seguite e scovi e seguite e lunghe corse un lavoro immane da parte dei nostri cari ausiliari mi sono visto abbattere il MIO selvatico da un vecchio cacciatore conosciente da almeno 30 anni amico del mio povero padre e l'unica scusa ,ammettendo di aver anche visto tutta l'azione ,è stata quella di aver subito il medesimo torto da altri. Per non litigare o lasciato perdere ma mi ha lasciato molta amarezza e rabbia ,non per il capo perso che per fortuna da mangiare non manca mai ma il gesto oserei dire infame.non fosse altro che sono persone che sbandierano i loro carnieri e se ne vantano pure.

Ciao Daniele io in ogni mia uscita di caccia cerco di comportarmi nel migliore dei modi,oltre a rispettare le solite leggi venatorie mi mostro leale e amichevole verso tutti,di pecore nere in giro ne incontro anche io,magari gente che fa a botte per un merlo o per una quaglia.Di esibizionosti del proprio carniere ne conosco tantissimi,e direi che non e una cosa bella,anzi questa cosa mi sa tanto di fanatismo,e con questa gente io non potro' mai andare daccordo,il mio carniere povero o ricco che sia cerco di tenerlo sempre nascosto alla vista di tutti.Quando sono con gli amici cerco di dare sempre il buon esempio,e se proprio non ne vogliono che sapere vuol dire che e stata la prima e l'ultiama volta che vado a caccia con loro,mi ricordo una anno che ho portato con me tre amici cacciatori,a meta' giornata non avendo abbattuto niente si sono messi a sparare in aria all'impazzata,oltre ai vari rimproveri che gli o fatto( peche' vi erano altri cacciatori vicino),in fine mi sono dovuto mettere a raccogliere anche i loro bossoli sparsi qua e la.Di cacciatori leali e corretti ce ne sono tantissimi ma e anche vero che ci sono anche quelli che di etica se ne infischiano.

Ma che magnifico argomento!!!!!
La mia storia di cacciatore inizia giovanissimo(nella mia famiglia l'ars venandi si tramanda da generazioni )e si è sviluppata attraverso un,ormai lungo e a volte non facile, percorso etico;passando dalla caccia alla migratoria,ai cani da ferma ,ai segugi da cinghiale,alla caccia di selezione agli ungulati per approdare (da poco tempo in via predominante)alla caccia con l'arco.
Cosa vuol dire per me etica venatoria,vuol dire avere il massimo rispetto per tutto ciò che ci circonda.
A tal proposito vi ripropongo(dato che l'ho già postato) quello che è il mio decalogo etico venatorio,il mio modo di concepire caccia e rapporto con la natura

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Avvicinati alla natura con rispetto ed umiltà, ricorda che sei ospite e non padrone,gli animali,le piante, il territorio meritano grande considerazione.

Immedesimati nel predatore mai nel carnefice,quando e se darai la morte fallo con coscienza,decisione e accortezza.

Impara a gioire delle magnificenze che ti riserva il bosco ed i suoi abitanti, fai tesoro delle sensazioni che provi per poterle rivivere.

Affina le tue conoscenze, i tuoi sensi sopiti dal vivere civile, riscopri la tua vera essenza ottenebrata dagli agi, dai ascolto al tuo istinto, diventa parte integrante di ciò che ti circonda.

Riscopri ciò che credevi invibile, percepisci il più flebile rumore e odore, questa è la voce della natura, il bosco ti può parlare se sai ascoltarlo con la dovuta attenzione.

Rapportati correttamente con la natura, con l'umiltà di chi deve imparare, solo così capirai i suoi più reconditi aspetti, apprenderai i suoi segreti ed in questo modo ne diverrai parte integrante.

Ricorda che siamo parte del grande progetto della natura e per questo non abbiamo il diritto di distruggerla, così facendo distruggeremo noi stessi.

Rispetta gli equilibri che sono il principio cardine della natura, non arrogarti mai il diritto di sovvertire queste regole.

Riconosci i doverosi onori al selvatico che hai predato, non ostentarne la spoglia in maniera non decorosa, conservane il trofeo a perenne ricordo.

Preleva solo ciò che ti occorre e che riesci a consumare, in natura lo spreco non esiste, come pure non esiste l'avidità.
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In queste righe, ho condensato il mio pensiero, la mia vita di cacciatore, il mio modo di concepire l'attività venatoria.
Questo è quello che da tanti anni, ormai, stò cercando di far capire ai giovani che si avvicinano al nostro mondo e non solo a loro,sono stato preso per uno strano idealista (matto),qualche volta sono stato compreso,molte altre volte no,ma perlomeno qualcosa ho cercato di seminare.
Waidmannsheil

E' vero che vi sono tanti esibizionisti ma vi sono più cacciatori con Eticà. Il problema è che gli esibizionisti o fanta-cacciatori sono quelli che si notano di più. Mentre i veri cacciatori sono quasi invisibili.

Vorrei aggiungere che proprio questi fanta- cacciatori hanno messo in cattiva luce la caccia e tutto il mondo, venatorio.

Purtroppo i maggior nemici dei cacciatori sono i cacciatori !

Bellissimo topic e come sempre GRANDE GIOVANNI!
Non so se grazie a Voi o al bellissimo corso che ho frequentato (ottimi docenti e spendidi colleghi discenti) o a entrambi, ma la smania del carniere è per me, cacciatore ancor vergine, la cosa più lontana dalle mie voglie. Sia chiaro, uscirò per cacciare, ma sento che la preda non sarà l'unico né il solo fine.
Grazie
sam