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 Piemonte, fissata la data del Referendum

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Jurij
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Jurij

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MessaggioTitolo: Piemonte, fissata la data del Referendum Piemonte, fissata la data del Referendum EmptyGio Feb 23, 2012 6:26 pm

Il tanto discusso Referendum sulla caccia in Piemonte si farà il 3 giugno 2012 come fissato dal decreto firmato dal presidente della Regione Roberto Cota.

Il prossimo 3 giugno avrà luogo tra le già innumerevoli polemiche il Referendum sulla Caccia in Piemonte; proprio oggi è stato pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione il relativo decreto firmato nella giornata di ieri dal presidente Roberto Cota.

La data è stata fissata dalla giunta regionale dopo che lo scorso 10 febbraio il TAR aveva dato alla Regione un termine di 15 giorni per la programmazione del referendum che avrà come oggetto della consultazione l'introduzione del divieto di caccia la domenica, del divieto di caccia su terreni coperti da neve, di un limite al prelievo venatorio a quattro specie, e della limitazione dei prelievi concessi alle aziende faunistico-venatorie.

Sia Cota che l'assessore all'agricoltura Claudio Sacchetto non hanno espresso commenti sul provvedimento pur se nelle settimane passate si sono dichiarati contrari al voto sulla caccia soprattutto per i costi che avrà tutta l’organizzazione del referendum; alla Regione infatti è sempre più diffusa l’opinione che si potrebbe evitare di spendere tanti milioni di euro per dare luogo ad una votazione sulla caccia modificando la relativa legge in seno al Consiglio regionale.

Di tutt’altra opinione sono invece i comitati promotori del referendum che anzi festeggiano l’ottenimento del referendum dopo 25 anni di attesa tra tante battaglie. Il capogruppo IdV in Regione, Andra Buquicchio, ha commentato con perplessità, “Bene il referendum, ma sono perplesso sulla scelta della data. Mi sembra il solito espediente per allontanare i cittadini dalle urne limitando la partecipazione democratica. Domenica 3 giugno è in mezzo al ponte per la festa della Repubblica e molti potrebbero essere in vacanza”.

(fonte: www.cacciapassione.com)
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Jurij
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Jurij

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MessaggioTitolo: Re: Piemonte, fissata la data del Referendum Piemonte, fissata la data del Referendum EmptyGio Feb 23, 2012 6:27 pm

Spero che vada come gli altri referendum sulla caccia, cioè che non raggiunga il quorum. Sperare nel buonsenso dei cittadini mi pare troppo, di questi tempi. Fatevi coraggio compagni piemontesi!
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Stefano.85
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Stefano.85

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MessaggioTitolo: Re: Piemonte, fissata la data del Referendum Piemonte, fissata la data del Referendum EmptyGio Feb 23, 2012 7:03 pm

Sono senza parole.... sprecare milioni di euro per un referendum assurdo per accontentare 4 deficienti animalisti che di caccia non ne capiscono nulla! mi girano doppiamente i coglioni perchè tra coloro che lo finanziano ci siamo anche noi cacciatori piemontesi, dato che i soldi proverranno sicuramente dai contribuenti regionali!

Spero almeno che in questo caso le associazioni venatorie si facciano sentire attraverso giornali nazionali, reti televisive, visto che "gli altri" lo fanno continuamente.

Intervenga il Governo e blocchi questo sperpero inutile di soldi dato che stiamo vivendo un periodo di profonda crisi economica e anche noi cacciatori, pagando le tasse governative e regionali, nel nostro piccolo contribuiamo a finanziare lo stato.

HELP!!!! QUALCUNO CI SALVI!!!!
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federico tuci
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federico tuci

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MessaggioTitolo: Re: Piemonte, fissata la data del Referendum Piemonte, fissata la data del Referendum EmptyGio Mar 01, 2012 12:34 pm

Spero vivamente che il Consiglio Regionale approvi una legge che consenta di non effettuare il referendum» sulla caccia, questo il commento del presidente della Regione Piemonte Cota sul referendum regionale sulla caccia previsto per il 3 giugno.
«In un momento come questo – afferma Cota – spendere circa 20 milioni di euro a causa dell’assurda fine giudiziaria di una vicenda nata il lontano 13 aprile del 1987, non ha alcun senso. I soldi risparmiati potrebbero essere destinati alle politiche socio-assistenziali e alle politiche del lavoro».
A proposito dell’indizione sul referendum, Monica Cerutti, consigliere regionale di Sinistra Ecologia e Libertà ricorda che il Gruppo consigliare «aveva chiesto di poter accorpare questo voto alle elezioni amministrative che dovrebbero tenersi il 6 maggio e siamo ancora dello stesso parere.
La Giunta Regionale – precisa in una nota – ha risposto che questa proposta non può essere accettata perchè le elezioni amministrative si svolgeranno su due giorni, mentre il Referendum solamente su uno».
Secondo la Cerutti c’è ancora tempo per trovare una soluzione «Crediamo che sia necessario accorpare i due eventi – spiega – per garantire la maggiore accessibilità al voto per i cittadini e allo stesso tempo per ridurre i costi ad essi connessi evitando uno spreco evidente».
«Come al solito l’opposizione insegue i fantasmi invece di guardare al merito delle cose: per legge, il referendum regionale non si può accorpare alle amministrative; oltretutto, al voto locale andrà solo una piccola parte del Piemonte (80 Comuni su 1206). L’unico vero problema restano i costi di questo referendum, inaccettabili in un momento di crisi come quello attuale». Lo dichiara in una nota il presidente del Gruppo regionale della Lega Nord nel Consiglio piemontese, Mario Carossa.
«Si è persa l’occasione di risparmiare risorse pubbliche accorpando la data del referendum con quella delle amministrative, come noi avevamo proposto», ritengono invece, i consiglieri regionali del Pd Andrea Stara e Nino Boeti.

Articolo tratto da FOGLIO VERDE agenzia online....
Suspect nel post pubblicato da Jurij Klanjscek la prima frase che si legge e':
<Il tanto discusso Referendum sulla caccia in Piemonte si farà il 3 giugno 2012 come fissato dal decreto firmato dal presidente della Regione Roberto Cota.>

al contrario in questo articolo la prima frase è:
<Spero vivamente che il Consiglio Regionale approvi una legge che consenta di non effettuare il referendum» sulla caccia, questo il commento del presidente della Regione Piemonte Cota sul referendum regionale sulla caccia previsto per il 3 giugno.>!!!!!!! affraid

COME SEMPRE C'E' QUALCOSA CHE NON TORNA.......... Exclamation

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giovanni anesa hemingway
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giovanni anesa hemingway

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MessaggioTitolo: Re: Piemonte, fissata la data del Referendum Piemonte, fissata la data del Referendum EmptyGio Mar 01, 2012 7:08 pm

Che dire.............SIAMO VERAMENTE ALLA FRUTTA!!!!!!!!!!!!!!!
Certo che ,in un momento di gravissima crisi economica,in cui tutti i cittadini sono stati chiamati a fare gravi sacrifici...............spendere una montagna di soldi per una simile cavolata,mi sembra effettivemente una grassa ,grossa presa per i fondelli.
Spero vivamente che i cittadini piemontesi si rendano conto ove vanno a finire i sacrifici richiesti dalle amministrazioni.....e agiscano di conseguenza.....E'UNO SCANDALO,
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reartu
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reartu

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MessaggioTitolo: Re: Piemonte, fissata la data del Referendum Piemonte, fissata la data del Referendum EmptyGio Mar 01, 2012 8:05 pm

Citazione :
Spero almeno che in questo caso le associazioni venatorie si facciano sentire attraverso giornali nazionali, reti televisive, visto che "gli altri" lo fanno continuamente.

hahahahahaahahahh......e nostre associazioni sono solo capaci di scannarsi una con l'altra e scaldare le poltrone!!!!
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Jurij
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Jurij

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MessaggioTitolo: Re: Piemonte, fissata la data del Referendum Piemonte, fissata la data del Referendum EmptyVen Mar 09, 2012 2:18 pm

Caccia: Piemonte, ambientalisti chiedono alla Regione di evitare il Referendum

Gli ambientalisti chiedono formalmente al Presidente della Regione Piemonte di fare il possibile per modificare la legge sulla caccia ed evitare così il Referendum.

Consapevoli delle grandi difficoltà per la Regione Piemonte di organizzare il Referendum sulla caccia che si terrà il prossimo 3 giugno con ingente esborso di denaro pubblico proprio le associazioni ambientaliste promotrici della consultazione chiedono al Presidente della Regione, Roberto Cota, di impegnarsi al fine di modificare la legge ed evitare quindi il Referendum.

Le varie associazioni ambientaliste tra cui Italia Nostra, Lac, Lav, Legambiente, Lipu, Pronatura e Wwf, affermano, “Dopo che anche i cacciatori e gli armieri hanno formalmente chiesto al presidente Cota e a tutti i partiti presenti in Consiglio regionale, a partire dalla maggioranza, un sussulto di responsabilità nel trovare velocemente una soluzione legislativa anziché spendere oltre 20 milioni di euro per il referendum, non c'è più giustificazione per affrontare questa ingente spesa che altrimenti sarebbe attribuita al Presidente Cota e alla sua Giunta, incapaci di scrivere poche righe di legge”.

Il tanto atteso e contrastato referendum sulla caccia in Piemonte è stato imposto infine alla Regione da una sentenza del TAR, ma le associazioni animaliste ed ambientaliste promotrici del referendum affermano “Di fronte alla legittima aspettativa di chi ha raccolto le firme e atteso 25 anni per veder riconosciuto il diritto al voto, ma anche al difficilissimo momento economico in cui versa tutto il Paese, inclusa la regione Piemonte, sarebbe ovvio, quasi elementare, che istituzioni responsabili trovassero la soluzione legislativa che raccolga le istanze referendarie, evitando un ingente impegno economico”.

Continuano gli ambientalisti, “Basterebbero pochissime cose di buon senso, come ad esempio salvaguardare le specie minacciate e la previsione della domenica priva di pericoli per tutti, per dare risposta alle richieste referendarie. Ad oggi, tuttavia, nessuno tra i massimi rappresentanti della regione pare avere il buon senso di agire. E' insipienza o malafede?”.

Concludendo affermano gli ambientalisti, “Siamo certi che in assenza di una soluzione legislativa, e se Cota e la sua Giunta arrivassero a far spendere oltre 20 milioni di euro dei piemontesi, i cittadini andrebbero a votare in massa per profondo senso di responsabilità, per dire la loro sulla tutela della natura e la sicurezza pubblica, ma anche per dotare la Regione di una legge che se davvero non riescono a scrivere adesso, possano almeno copiare dai quesiti referendari”.

fonte: www.cacciapassione.com

Speriamo che Cota non si senta in dovere di fare una sorta di "mediazione" tra le parti. Non so se sia peggio spendere 20 milioni di euro per un referendum che speriamo fallimentare, oppure risparmiarli, creando però un pericoloso precedente per il comportamento futuro delle altre amministrazioni regionali.
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yachibonz
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MessaggioTitolo: Re: Piemonte, fissata la data del Referendum Piemonte, fissata la data del Referendum EmptySab Mar 10, 2012 2:23 pm

Jurij Klanjšček ha scritto:
Caccia: Piemonte, ambientalisti chiedono alla Regione di evitare il Referendum

Gli ambientalisti chiedono formalmente al Presidente della Regione Piemonte di fare il possibile per modificare la legge sulla caccia ed evitare così il Referendum.


Beh, non sono poi così scemi come si vorrebbe credere, i nostri detrattori!!
Verissimo che la richiesta di evitare il referendum, dal costo milionario, è un punto a favore per chiunque ci riesca.. ma vediamo anche di leggere tra le righe:
Tutte le volte che i signori anticaccia, son riusciti a tirar su un referendum contro la caccia, hanno anche miseramente fallito ogni santa volta.. anche a questo giro, si preanuncia la mega-spesa per poi arrivare al solito nulla di fatto per mancanza di presenze e cuorum non raggiunto (come al solito).. quale meglio vittoria per loro, riuscire ad evitare il referendum (guadagnandosi per giunta simpatie nell'opinione pubblica), in cambio di restrizioni all'attività venatoria, a questo punto garantite in cambio dell'annullamento?!!
Certi giochini fanno davvero paura!!
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Jurij
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MessaggioTitolo: Re: Piemonte, fissata la data del Referendum Piemonte, fissata la data del Referendum EmptyLun Apr 23, 2012 8:47 pm

Tristissimo il post di "Informare per resistere", un blog per il resto molto interessante, anche se molto di parte. Io ed altri abbiamo già commentato su FB, aiutiamoli almeno a rendersi conto che la caccia non è essere impallinati da un sadico quando si va a passeggio la domenica. (La più triste delle frasi nella locandina è: "Caccia vietata la domenica, significa meno persone che andranno a caccia, specie i più giovani Crying or Very sad ")
http://www.informarexresistere.fr/2012/04/23/piemonte-referendum-sulla-caccia-come-partecipare-alla-campagna-di-sostegno/#axzz1ssyRAmdl
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Jurij
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MessaggioTitolo: Re: Piemonte, fissata la data del Referendum Piemonte, fissata la data del Referendum EmptySab Apr 28, 2012 4:38 pm

Approvato l’ordine del giorno che lunedì prossimo giungerà in Consiglio regionale piemontese riguardante la legge regionale sulla caccia.

La III Commissione del Consiglio regionale piemontese approva a maggioranza l'ordine del giorno sulla caccia che lunedì prossimo verrà presentato in Aula consiliare inserendolo nella discussione per la finanziaria regionale quale proposta di emendamento abrogativo della legge regionale 70/96 sull'attività venatoria.

L'intento è quello di trovare un’intesa per l’elaborazione di una nuova legge per la disciplina dell’attività venatoria nella regione ed evitare quindi il referendum sulla caccia previsto il prossimo 3 giugno che causerà l’assurda spesa, considerata l’attuale periodo di crisi diffusa nel Paese, di circa 22 milioni di euro.

Secondo il contenuto dell'ordine del giorno approvato la Giunta regionale dovrà presentare, entro trenta giorni dalla data di approvazione del documento, un nuovo disegno di legge disciplinante l’attività venatoria nella regione; il nuovo testo di legge, rispetto all’attuale legge regionale 70/96, dovrà tenere conto dei quesiti referendari riducendo possibilmente le specie cacciabili, il numero delle domeniche in cui è consentita l'attività venatoria e prevedere la possibilità di deroghe al divieto di caccia su terreno ricoperto di neve in particolare per interventi sugli ungulati. In seguito il Consiglio dovrà garantire un percorso istruttorio in Commissione e in Aula che porterà ad approvare il disegno di legge entro 60 giorni.

In particolare per la nuova legge si prevede una riduzione da 29 a 24 delle specie cacciabili, ad esclusione del coniglio selvatico, della gazza, della cornacchia nera, della cornacchia grigia e della quaglia. Inoltre è previsto il divieto di caccia di domenica, dal 15 febbraio al 30 settembre di ogni anno ad eccezione della caccia agli ungulati nonché la possibilità di deroghe al divieto di caccia su terreno innevato solo per ungulati, volpe e nella zona della Alpi.

Fonte: www.cacciapassione.com


La situazione non è delle migliori... a fronte della riduzione delle modalità di caccia ai pennuti, riuscirà a salvarsi la caccia agli ungulati? Spero che i lavori della Giunta vadano in senso di una modernizzazione della legge e non di un cedimento alle pretese dei verdiani.
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giovanni anesa hemingway
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MessaggioTitolo: Re: Piemonte, fissata la data del Referendum Piemonte, fissata la data del Referendum EmptyDom Apr 29, 2012 10:23 am

Un altro esempio di compromesso, ovvero il classico modo italiano di affrontare i problemi:dando ad ognuno il proprio contentino.........mai fare le cose in maniera seria e corretta.......se non ce ne fosse bisogno ,questo è l'ennesimo esempio, del modo scoretto, con cui i nostri politicidi affrontano i problemi nel nostro paese......
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Jurij
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MessaggioTitolo: Re: Piemonte, fissata la data del Referendum Piemonte, fissata la data del Referendum EmptyVen Mag 04, 2012 1:27 pm

Con un emendamento in Consiglio regionale il Piemonte abroga la legge sulla caccia e blocca il referendum sulla caccia risparmiando milioni di euro.

Passato l’emendamento che eviterà le urne e farà risparmiare 22 milioni di euro alla Regione. Contro il voto del Consiglio, contestato anche da esponenti Pdl, già pronti i ricorsi al Tar . E alla fine ce l’hanno fatta. Il referendum è stato bloccato: ieri, presente il presidente Roberto Cota in Consiglio regionale,il voto ha deciso per l’abrogazione della legge 70 e quindi niente votazioni il 3 giugno.

Tra citazioni di favole di Fedro (per la precisione «Il lupo e l’agnello») di Eleonora Artesio (Fds), appelli al «senso di responsabilità, per non buttare al vento quei soldi» di Giovanni Negro, Udc e non lontano dai cacciatori si è arrivati alla votazione dell’emendamento 200 Sacchetto (l’assessore all’agricoltura, molto vicino ai cacciatori). Un emendamento che sembra già una nuova legge, fatto di almeno tre pagine con già compresi i calendari venatori.

Ma l’assessore ha dichiarato che «dovevamo fare così» anche perché la legge nazionale sulla caccia prevede che le regioni la strutturino sul proprio territorio secondo i dettami dell’Ispra, istituto per la protezione e la ricerca ambientale. In consiglio la discussione sul referendum caccia ha scatenato la fantasia e le emozioni dei consiglieri, sono intervenuti praticamente tutti.

Da Davide Bono, Movimento 5 stelle, «C’è il governatore Cota con noi. Come sta? Sta bene? Non la vediamo mai...» e poi rispondendo all’intervento di Gian Luca Vignale, Pdl: «Non si tratta di chi vince e chi perde il referendum. Si tratta di cittadini che vogliono esprimersi attraverso la democrazia».

Tra i banchi dell’opposizione in ordine alfabetico: Eleonora Artesio (Fds), Monica Cerutti (Sel), e Andrea Stara, Insieme per Bresso, si sono dichiarati tutti a favore del referendum - Stara aveva già fatto stampare i manifesti settimane fa - mentre il Pd, come ha ricordato Aldo Reschigna, «ha cercato di mediare per settimane», per una legge che recepisse almeno un paio dei quesiti referendari, pur di evitare la spesa dei 22 milioni di euro. Ma alla fine ha votato contro l’emendamento abrogativo.

L’Idv con Andrea Buquicchio ha ribadito «noi da sempre abbiamo detto che l’unico modo per superare il referendum è modificare la legge recependo i quesiti». Quindi opposizione più o meno compatta contro e maggioranza a favore. Ma nel Pdl c’è stata una posizione fuori dal coro quella di Carla Spagnuolo, presidente della Commissione sanità: «Sono contro la caccia e voterò contro. Quando una donna ha 50 anni è considerata ormai con poco futuro, le persone oltre quell’età in genere sono “vecchi” e devono dare spazio ai giovani. Gli unici che non riusciamo a rottamare sono i cacciatori».

Giampiero Leo, anche lui Pdl, invece non ha partecipato al voto. Non deve averla presa bene il capo gruppo Luca Pedrale schierato con Sacchetto e neanche Roberto Boniperti che si è lanciato in un’accorata difesa delle aziende faunistiche venatorie quasi urlando per «tutti i posti di lavoro che si perderebbero cancellando le domeniche, come vuole il referendum. E di questi tempi si sa come il lavoro è importante».

Poi le votazioni, su 51 presenti, 27 a favore dell’abrogazione e 18 contro, un astenuto cinque non votanti. Poi seduta sospesa perché tra il pubblico c’erano rappresentanti del comitato promotore «Abbiamo visto come sprecano i nostri soldi i consiglieri della Lega stanno giocando al computer, altro che lavorare per noi».

Ora Cota deve far approvare in fretta la finanziaria per poter abrogare la legge in odore di referendum e così cancellarlo. Intanto sono già pronti i ricorsi al Tar degli anti caccia.

Fonte: LA Stampa
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yachibonz
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MessaggioTitolo: Re: Piemonte, fissata la data del Referendum Piemonte, fissata la data del Referendum EmptySab Mag 05, 2012 1:36 pm

Beh, per ora son davvero felice, poi si vedrà.. intanto la baccettata se la son presa loro, e non mi sembra che abbiano riscosso molta simpatia da parte dell'opinione pubblica.. peccato che non imparino mai la lezione.. parlano tanto di democrazia e poi l'unica democrazia che conoscono, è l'imposizione del loro pensiero.. ero convinto che la caccia, facesse parte delle attività di ogni stato che si affida proprio a questa santa parola: "democrazia"!! affraid

P.S. - perchè la signora Carla Spagnuolo non si rottama per se? la signora è contro la caccia, ma riguardo al seggiolone sul quale se ne sta seduta a mangiare a sbafo dagli italiani però non ha niente da dire.. perchè non ci fa vedere quanto prende al mese, invece di dire tutte ste cazzate.. forse non ha ancora capito che con la frase "diamo spazio ai giovani" si intende come opportunità di lavoro, cosa che la signora si guarda bene dal fare.. al contrario di chi vorrebbe rottamare (noi cacciatori), che al giorno d'oggi, forse forse, siamo gli unici a darne di opportunità di lavoro!!
Invece di boicottarla, la caccia, si dovrebbe incentivare quella agli avvoltoi e agli scacalli della politica.. sai che popò di carnieri, verrebbero fuori.. in un mese si risanerebbe lo stato dalla crisi!!!
In bocca al lupo a tutti ed un particolare augurio di tranquillità ai fratelli piemontesi.. mi sembra che dopo tutte le vicende vissute in questi ultimi anni, ne abbiano davvero bisogno!! a presto.
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MessaggioTitolo: Re: Piemonte, fissata la data del Referendum Piemonte, fissata la data del Referendum EmptyVen Mag 11, 2012 7:41 pm

Firmato il decreto del Presidente della Regione Piemonte con il quale viene abrogata la legge regionale sulla caccia e bloccato il Referendum anticaccia.

Il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, ha firmato l’11 maggio il decreto con il quale si stabilisce che non hanno più corso il referendum sulla caccia già fissato per domenica 3 giugno e le relative operazioni tecniche.

Il decreto costituisce un atto dovuto e non differibile da adottare a seguito del parere espresso dalla Commissione regionale di garanzia, che lo stesso presidente Cota aveva richiesto il 4 maggio scorso dopo la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione e la contestuale entrata in vigore della legge finanziaria 2012, che all’art.40 prevede l’abrogazione della legge regionale n.70/1996 sulla protezione della fauna selvatica e il prelievo venatorio e detta nuove disposizioni in materia.

Il testo del decreto è stato notificato al rappresentante dello Stato per il sistema delle autonomie e al presidente della Corte d’Appello di Torino, nonché comunicato ai sindaci ed ai presidenti delle Commissioni elettorali mandamentali del Piemonte. Lunedì verrà pubblicato su un supplemento straordinario del Bollettino Ufficiale della Regione.

fonte: Regione Piemonte

Un sospiro di sollievo...
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eugenio franchini
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MessaggioTitolo: Re: Piemonte, fissata la data del Referendum Piemonte, fissata la data del Referendum EmptySab Mag 12, 2012 10:48 am

ma le nostre associazioni che fanno?oltre che organizzare gsare,mostre,fiere,ecc.non sarebbe ora che unitariamente incominciassero a far capire all'opinione pubblica che la caccia non è quell'attività deleteria e becera che raappresentano i vari falsi ambientalisti,pseudo animalisti,verdi ecc.sono in grado di dire all'o.p. quanta economia gira intorno a questo mondo e a quanti da lavoro.Si è in grado di spiegare che la nnostra Legge Nazionale è la più restrittiva esistente in europa?Si può dimostrare fatti alla mano che il turismo venatorio è tra le voci di bilancio più notevoli di tante Nazioni europee,e che in questo settore recuperano migliaia di posti di lavoro.che invece di occuparsi di referendum contro un'attivita costituzionalmente riconosciuta i politici potrebbero interessarsi degli Enti inutili come gli Enti Parco,i Consorzi Regionali,provinciali comunali deficitari,delle consulenze ambientaliste pagate lautamente ecc.Tutto questo ambaradan non viene pubblicizzato a dovere non si dice che errve solo alla sistemazione di politici trombati,psudo ambientalisti,animalisti e ultimi parvenu in politica tutti in cerca di notorietà spicciola e a buon mercato eno solo di ciò.Se continuiamo a fare discussioni solo tra DI NOI come i carbonari tutti gli altri,compresi guitti da avanspettacolo,avranno sempre una parola in più,mascherando propri interessi di bottega dietro le parole Popolo e Democrazia,delle quali non sanno bene il significato.
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