Numero dei cacciatori in Italia dal 1980 (dati ISTAT) AL 2001,a cosa sara dovuta questa diminuizione?

1980= 1.701.853 1981= 1.685.105 1982=1.622.321 1983= 1.593.151 1984= 1.585.709 1985=1.574.873

1986= 1.571.630 1987= 1.564.492 1988= 1.500.986 1989= 1.481.028 1990=1.446.935 1991= 1.315.946

1992= 1.135.228 1993= 1.023.157 1994= 966.586 1995= 901.006 1996= 874.626 1997= 809.983

1998= 796.019 1999= 821.455 2000= 801.156 2001= 791.848

Quello che posso dire è che tale fenomeno è determinato sicuramente per le forti restrizioni intervenute nel mondo venatorio. Ricordiamoci che nel 1980 quasi la totalità delle specie migratorie erano cacciabili. E poi la cultura è cambiata.

Ora ad esempio un ragazzo preferisce rientrare alle 6 la mattina piuttosto che alzarsi.

Bravo Zobbiolo,hai perfettamente ragione ,aggiungerei, che anche la criminalizzazione dei cacciatori, ad opera vuoi dei midia, ma anche di certi pseudo ambientalisti, capaci solo di pontificare stando comodamente seduti in poltrona, che, non si sono mai messi un paio di scarponi ne tantomeno, si sono mai avventurati nella neve per foraggiare gli animali,ha cotribuito a renderci invisi a molte persone che in fondo di natura ne capiscono poco.
Inoltre, una grande colpa, a mio avviso è delle associazioni che ci rappresentano,occupate solo a fare tessere e scaldare poltrone invece di fare gli interessi della categoria.
Weidmannsheil

giovanni anesa ha scritto:

Inoltre, una grande colpa, a mio avviso è delle associazioni che ci rappresentano,occupate solo a fare tessere e scaldare poltrone invece di fare gli interessi della categoria.
Weidmannsheil

Anche su questo hai ragione.... Ma comunque sembra che si stia migliorando... Speriamo

Speriamo di si...............
Oggi leggendo Cacciare a Palla, ho trovato un articolo molto interessante, dal titolo" Studenti a lezione di caccia",ovvero, in Alto Adige, in alcune scuole professionali, l'Ars venandi è materia di studio.
E viene citato come esempio il caso dell'Istituto agrario e forestale Furstenburg di Malles Venosta,ove il professor Othmar Telfser organizza anche con l'aiuto di agenti forestali e biologi delle vere lezioni pratiche (con abbattimento del selvatico,preparazione delle carni e loro cottura)a cui partecipano attivamente i ragazzi.
Che il vento stia cambiando.
Weidmannsheil

meglio, meno cacciatori,se fossi una guardia venatoria o forestale li dimezzerei ancora, perchè non sanno com'è la caccia, sta diventanto un massacro per una stupida competizione, utilizzando tutti i mezzi possibili e anche mezzi illegali...

Ovviamente non è solo un male: meno cacciatori e regole ferree (possibilmente giuste) consentono un prelievo venatorio piu' consistente pro capite senza intaccare la fauna selvatica. Ovviamente per contro c'è un indebolimento politico della categoria.
A mio avviso le cause sono:
diminuzione della popolazione rurale (spopolamento delle campagne), un tempo quasi tutti i contadini erano cacciatori.
accompagnata da un ambientalismo da cittadini ossia umanizzazione degli animali..
Ad esempio: i contadini sapevano bene che non potevano uccidere tutte le galline o l'anno dopo morivano di fame ma nel contempo tiravano il collo a quelle che dovevano, senza tante lacrime (ma con rispetto).
Oggi non si fa una piega di fronte a carneficine dovute all'inquinamento o alla distruzione di ambienti naturali ma si piange per mesi se viene abbattuto un orso per giustificati motivi. Ricordate l'orso sconfinante che è stato abbattuto mi pare in Austria (popolo molto pragmatico) anche mia moglie era stremata dalla sofferenza del povero caro estinto... ma il fatto che l'orso non abbia più sufficiente spazio territoriale e quindi stia scomparendo come specie non è altrettanto emotivamente coinvolgente.
saluti,
Francesco

Ciao da Nello,secondo me le statistiche vanno interpretate cosi':
1)Alla fine degli anni 70 eravamo quasi due milioni(effetto strascico boom economico, che ha portato nella schiera dei cacciatori un flusso di persone che con la caccia non c'entravano niente,e che gradualmente hanno abbandonato),questo potrebbe essere positivo in quanto si é ritornati ai valori numerici anni 50(cioe'rimangono quelli VERI.Pero'succede che:
2)Non corrisponde un naturale rinnovo generazionale(purtroppo l'eta' media dei cacciatori é over 50).
3)Bisognerebbe che noi cacciatori dovremmo porgere la caccia ,non solo come attivita all'aria aperta,ma come mezzo per inculcare ai ragazzi in eta' scolare l'importanza della vita rurale
e insegnare loro la differenza tra il mondo di cartone proposto dai massmedia e cio' che é vero,tra il vero esecizio fisico-psichico offerto dalla attivita' venatoria e il rincoglionimento psichico con gonfiamento bicipitale offerto dalle sterili palestre ginniche,e infine la differenza tra l'aria pura e l'annebbiamento totale offerto dalle CANNEe cosi' via discorrendo.
3)Quindi nelle statistiche siamo rimasti i migliori,pero' per ottenere i risultati in una SOCIETA DEI CONSUMI necessitano i numeri che dobbiamo assolutamente trovare, a cominciare
dalle nostre famiglie, non aspettiamo che i nostri figli si ritirino alle 5 del mattino ma insegnamo loro prima a uscire da casa alle 5. .

Il problema è che negli altri paesi anche a scuola vengono fatte delle lezione venatorie mentre qui in Italia poco ci manca che fanno delle lezioni contro la caccia!!!
Un' altro problema è che ormai nessun ragazzo è disposto ad alzarsi alle 5 con -5° per andare a camminare tutto il giorno senza magari incontrare nemmeno un selvatico!!!!
Ma il bello secondo me è proprio questo, alzarsi presto e godersi quel panorama che lo si può vedere solo al mattino quando la gente è ancora immersa nel sonno...!!!

Stexico,............manca il rinnovo generazionale.Dimmi un po' quanti compagni tuoi di classe sono cacciatori?

Sul ricambio generazionale,proprio oggi ho avuto delle notizie confortanti,ci sono molti giovani che si iscrivono ai corsi per il rilascio del porto armi ad uso venatorio:naturalmente i dati sono relativi alla provincia di Savona........circa 60 richieste,che si stia ingenerando un'inversione di tendenza?...........lo spero perché è proprio su questi numeri che si gioca il futuro la caccia nel nostro Paese.
Waidmannsheil

N.Sikyatavo Commendatore ha scritto:

Stexico,............manca il rinnovo generazionale.Dimmi un po' quanti compagni tuoi di classe sono cacciatori?

Guarda miei coetanei cacciatori ce ne sono ben pochi!!!
Ce ne è qualcuno che si interessa ma più che veri cacciatori sono sparatori, ovvero vogliono sparare sparare e basta non gli interessa della vera etica venatoria!!!
Quando cerco di spiegargli che andare a caccia non è solo sparare anzi quella è l'ultima cosa mi prendeno per matto!!!
Che tristezza

Vedi Stexico,ha ragione Giovanni...........che un'inversione di tendenza è in atto,pero' bisogna fare i conti con quanto tu affermi e cio' lascia trapelare che forse i giovani si stanno stancando della loro vuota vita.........ma per cattiva informazione recepiscono la caccia solo come il botto finale e in maniera estrinseca come una competizione competizione sparatutto(cosa valida se parliamo di tiro a volo)...........invece la caccia è tuttaltra cosa........un modus vivendi.......ovvero stile di vita da difendere.Ciao da Nello.

Anche io come stex ho pochi cotanei a cui piace la caccia
Non capisco perchè molti hanno padri nonni ecc. cacciatori e dicono : Mi devo svegliare presto oppure non ho voglia di camminare............Mi verrebbe voglia di sbattergli la faccia al muro

La nostra categoria ha bisogno di gente giusta........sarebbe anche sbagliato.........un aumento notevole di cacciatori,perche' a quel punto aumenterebbe la schiera di sparapapacchi.Ciao da Nello.