Buongiorno a tutti.
Sono (ovviamente) cacciatore e (meno ovviamente) tiratore.
Sono Romagnolo e, quando leggerete qualche mio intervento, ricordatevi di leggere "sssss" ogni volta che compare una "esse" e "ssszz" ogni volta che compare una "zeta".
Il mio diciottesimo compleanno (un quarto di secolo fa !) sono andato a fare i documenti per il poligono. Da allora ho sempre frequentato varie strutture e, anche se preferisco gareggiare con me stesso, potrei definirmi "garista".
La caccia, da bambino, era a seguire mio padre. Per lo più caccia alla migratoria. Io sognavo di diventare cacciatore ma......... di cervi, di alci... insomma "roba grossa" (compresa la fauna africana). Uno storno mi faceva anche tenerezza.....
Mio padre (come tantissimi) ha smesso che avevo 13-14 anni. Arrivato a 18 ho iniziato a sparare tantissimo (corte e lunghe) ma sempre e solo a bersagli di carta.
Una decina di anni fa sono successe due cose:
-leggo un articolo dove si magnificava il possesso di una licenza di caccia per "uscire" dai poligoni e sparare a due barattoli;
-da un cliente (sono un consulente) sento una puzza orribile, chiedendone il motivo vengo a sapere che sta "bollendo dei crani di capriolo" (cosa sarà un capriolo poi ?) e, così, vengo a sapere che, quegli animali che sognavo di cacciare da bambino, evidentemente stufi di aspettarmi in quelle lande lontanissime dove me li immaginavo.................. sono venuti loro da me.
Il pomeriggio ho presentato domanda per la licenza di caccia e, direttamente, per tutti i vari esami previsti per la selezione.
Da bravo cittadino (sono nato e cresciuto all'interno delle mura), anche quando mi sono trasferito in campagna, non mi sono assolutamente guardato intorno.
Ricorderò tutta la vita la faccia dell'istruttore del corso da selettore (ero già diventato cacciatore e avevo dato un paio di esami ma......tutto a fine inverno, non ero ancora andato a caccia una sola volta) quando, dopo aver alzato il braccio, ho chiesto "ma, insomma, tutti questi animali......dove sono ?". Mi ha chiesto dove abitavo e.....gli è caduta la mascella. Seguendo le istruzioni ricevute, la mattina dopo ho aperto gli scuri due ore prima e..............i caprioli erano a casa mia !!
Potenza dell'ignoranza del cittadino !
Ho così scoperto chi era quell'allevatore deficiente che, quando io ero al lavoro, veniva a far pascolare i suoi animali nel mio terreno (trovavo le "fatte", da un c..o dovevano essere uscite, immaginavo pecore da "corsa").
Sono così passato dalla schiera di quelli che "gli animali sono finiti, sono stato a fare una passeggiata (assieme a 50 persone urlanti, magari con la radio) a metà pomeriggio e, nessun BAMBI, è venuto a mangiare nelle mie mani" a quelli che, invece, gli animali li vedono tutte le uscite che fanno.
Quella cosa del tirare ai barattoli, invece, era una bufala colossale. Non gode di molta "stima" quello che spara più colpi del necessario, in particolare se è selettore e, per questo, controllato 10 volte.
In tema di armi rigate sono discretamente esperto (le possiedo praticamente tutte !!) e così di ottiche, di tiro e di ricarica (da sempre e per diverse decine di calibri).
Autentica schiappa in fatto di armi lisce e del loro uso per "mancanza di allenamento" e, parzialmente, di interesse.
Come cacciatore, si sarà capito, sono selettore "convinto" e, parzialmente, componente di squadra al cinghiale (molto avvincente in alcuni momenti, veramente noiosa negli altri).
A pallini....un disastro. Ho sparato pochissimo e, anche le solite 3-4 uscite a stanziale di inizio stagione, da un paio di anni sono out (un mio amico allevatore di cani con cui uscivo ha smesso).
Mi piacciono tantissimo anche le forme di caccia che non pratico ma divento veramente odioso quando, spacciandole per "tradizione", mi si vuol far condividere stragi e mattanze che, proprio, non capisco e che, se pur sono "tradizionalmente" esistite, ai giorni nostri devono rimanere un semplice ricordo dei tempi che furono