Nella giornata di ieri a Soveria Mannelli, in provincia di Catanzaro, un cercatore di funghi è morto in un incidente di caccia a causa delle ferite infertegli da un colpo sparato erroneamente da un cacciatore che lo aveva scambiato per un cinghiale.

Sembra che il cacciatore fosse impegnato in una battuta di caccia al cinghiale quando ha sentito movimento in un cespuglio e, credendo si trattasse di un cinghiale, ha esploso un colpo ferendo a morte il cercatore di funghi.

L’incidente di caccia ha dato subito adito alle associazioni anticaccia per insorgere contro l’attività venatoria in Italia denunciando, “Vergogna nazionale, Paese ostaggio di una lobby armata”. Il presidente dell’Associazione Vittime della Caccia, Daniela Casprini, commentando la questione, ha affermato “finché i cacciatori hanno interesse che i cinghiali siano tanti, il problema non si risolve certo. Chiudiamo i rubinetti che alimentano la caccia e i problemi si risolveranno”.

Bisogna stare più attenti, insistete anche con i vostri compagni di caccia più anziani o più sprezzanti del rischio! Questi incidenti bisogna ridurli a zero, non è possibile scambiare un uomo per un cinghiale. Non si può sparare ai cespugli o alle sagome indistinte. Quando si spara si deve essere sicuri del bersaglio al 100%, perché qui, paga non solo chi sbaglia, ma paghiamo anche tutti noi della categoria cacciatori. Non possiamo farci male nemmeno da soli, cadendo dall'altana, perché c'è sempre l'animalista di turno pronto a strumentalizzare la notizia!

l'avvenimento e avvenuto vicino la nostra zona di caccia,il giornale non dice tutto,l'uomo che ha fatto fuoco innanzi tutto non aveva il porto d'armi,per dirla tutta,il porto d'armi gli era stato sequestrato.A sparato il colpo a pallettoni (non a palla unica) con il fucile di un amico di battuta,il fatto e avvenuto intorno alle 7,30 del mattino ed io non credo proprio che era gia stata organizzata la battuta,con tanto di bandierine e tutto il resto a presso...Mi dispiace molto per il malcapitato,ma per chi a commesso il malfatto e giusto che paghi,anche se o letto che e stato arrestato per omicidio.

Quindi vi è una pesante responsabilità anche da parte dell'amico di battuta. Ancora peggio... forse è meglio che il giornale non abbia scritto tutto. Se riportavano tutti i dettagli usciva che: noi cacciatori siamo talmente avidi ed assetati di sangue che dobbiamo andare a caccia anche quando ci sequestrano il porto d'armi, a tutti i costi; che c'è tanta noncuranza delle leggi e del buonsenso che chiunque è disposto a dare un'arma in mano a soggetti inaffidabili e con precedenti penali; che c'è così poco rispetto del selvatico che si continua ancora a sparare agli ungulati con i pallettoni. Che disperazione e che ribrezzo. Provo vergogna per loro.

Oltre alla pesante responsabilita' dell'amicola responsabilita' piu' grande andra' a cadere sul capo squadra che ha permesso che tutto questo accada,come si puo portare dietro una persona sprovvista di porto d'armi?Secondo me ci saranno problemi seri per tutti,
magari avremo restrinzioni anche le altre squadre,sai come si dice,per una pecora nera poi a pagare siamo tutti.

Purtroppo,come sempre,certi comportamenti"ben oltre il lecito"finiscono per danneggiare anche chi caccia con rispetto delle regole e soprattutto delle persone,certa gente proprio non ci vorrebbe........ma purtroppo ci sono: ed ogni anno causano guai.......ISOLIAMOLI,non sono cacciatori,ma dei vili delinquenti,che non meritano alcuna pietà.

Notizia di oggi: in un mese, 13 morti (!) e 33 feriti a causa di incidenti di caccia. I numeri parlano da soli, e sono più forti di qualsiasi argomentazione.

Nuoro - Durante una battuta di caccia al cinghiale un dodicenne, in compagnia del padre, è stato ferito gravemente alla testa da un colpo sparato per sbaglio da uno dei cacciatori.

Da una prima ricostruzione sembrerebbe che nel corso della battuta il bambino, che non indossava gli indumenti ad alta visibilità obbligatori per questo tipo di caccia, si sia addentrato tra i cespugli avvicinandosi forse troppo alle altre poste ove si trovavano gli altri cacciatori in attesa del cinghiale. Uno dei cacciatori, un carabiniere in pensione di 64 anni assegnato ad una posta vicina, ha così visto muoversi qualcosa tra i cespugli e, credendo si trattasse dell’atteso cinghiale, ha esploso un colpo tra i cespugli ferendo gravemente alla testa proprio il ragazzino.

Non mi stancherò mai di ripetere, fino alla nausea: siamo noi i primi a dover fare attenzione, prendere le dovute precauzioni, comportarci in maniera legale e responsabile, e soprattutto prudenza, prudenza, prudenza. La storia non si fa con i "se", ma... se avesse avuto un indumento ad alta visibilità, se non avessero consentito ad un minore di prender parte alla battuta, se il pensionato avesse sparato solo dopo aver identificato il bersaglio. Sembrano dettagli, ma sono le sottili differenze che passano tra un semplice spavento e un tragico incidente.

L'unico responsabile è chi preme il grilletto.
Perché non viene aperta una sezione sugli incidenti di caccia ?
In fin dei conti dall'esame degli incidenti si possono stilare regole precise per evitarli o quantomeno fissare l'attenzione su quelle situazioni che troppo spesso vengono tragicamente sottovalutate.

Il dodicenne non ce l'ha fatta, è morto ieri sera.

Sono costernato e avvilito,in primis per la morte del giovane ed anche per l'umana stupidità dimostrata da chi ,inconsapevolmente, ha causato una così grave disgrazia.
Non si può agire, con tanta leggerezza, quando si ha un arma in mano..........rovinare e rovinarsi la vita per cosa ......per un cinghiale......neanche fossimo morti di fame e la caccia l'unico modo per sopravvivere.
Sono d'accordo con Lucense,parliamo di questi incresciosi fatti effettuandone una corretta,per quanto possibile ,disanima..........prendere coscienza dei rischi,non può fare che bene.

Sembra che il giovane prendesse parte attivamente alle battute. Come si può dare un'arma in mano ad un bambino? Troppe volte si assiste, come in numerosi altri campi, al nepotismo: chi ha un parente cacciatore non ha bisogno di porto d'armi, licenze varie eccetera... "è figlio di Tizio, nipote di Caio...", quindi "può andare a caccia con lui" tanto non succede niente. E invece gli incidenti capitano, più spesso di quanto ci immaginiamo: se va bene è solo un abbattimento sbagliato, se va male a perdere la vita è un civile.

Io avevo un cugino, con cui adesso da qualche mese non ho più rapporti, che portava sempre il figlio tredicenne con noi a caccia (fino a quando ci andavo, 2 anni fa), e sopratutto sui campi di tiro alle gare a palla.
A volte portava sui campi di tiro anche il più piccolo, di appena 7 anni.
Ogni volta ci litigavo, perchè la cosa mi dava fastidio. In primis perchè i due bambini avevano la peste, e quindi facevano baccano e non stavano mai fermi, rischiando di farsi male e disturbando gli altri. E poi mi faceva girare le scatole perchè lo faceva sparare qualche colpo, e la cosa era molto pericolosa..
Inoltre, adesso che non ci parliamo più, se lo porta alle gare per disturbarci mentre siamo sulla pedana di tiro.
Che bell'esempio di sportività e sopratutto che bell'educazione impartisce ai propri figli...
E poi piangiamo quando succedono le disgrazie!!! LE REGOLE VANNO RISPETTATE, sopratutto quando si hanno in mano le armi...

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Lonigo. Doveva essere una tranquilla domenica in collina, si è trasformata in un dramma che ha coinvolto tre bambini. Senza contare il pericolo che i piccoli stessi hanno corso, e che riporta alla memoria tragedie recenti.
Un cane di due anni, un labrador di nome Mozart, è stato ucciso dalla fucilata di un cacciatore. Si era appena allontanato dal giardino dell'abitazione della sua proprietaria, che insieme alla figlia e a tre nipotini stava per fare una passeggiata nel bosco che si trova sempre all'interno della sua proprietà, sulle colline in località Monticello a Lonigo.
La scena è stata straziante, Marcella Toffano cerca di trattenere l'emozione mentre la racconta. «Domenica scorsa - dice - poco dopo le 10.30, avevamo deciso di fare quattro passi. Dal giardino della casa ci stavamo spostando verso il bosco, che ricade comunque nella proprietà che abbiamo acquistato diversi anni fa. Con me c'erano mia figlia Anna Paola e tre dei miei nipotini di 8, 6 e 4 anni».
Appena aperto il cancello Mozart, con la vivacità tipica dell'animale giovane, si è inoltrato tra gli alberi, seguito dai tre bambini. «Ad un tratto abbiamo sentito delle grida, “va' via, va' via!”, e poi un colpo violento, di arma da fuoco. Subito ho detto a mia figlia: hanno sparato al cane». Le due donne sono corse verso i piccoli, che avevano cominciato a urlare: il povero Mozart stava tornando indietro, ma aveva delle ferite gravissime all'addome. «Una cosa terribile, non la dimenticherò mai, il cane soffriva terribilmente - continua Marcella Toffano -. Sono accorsi anche altri parenti, i bambini sono stati accompagnati in casa, mentre abbiamo portato Mozart dal veterinario a Noventa. Purtroppo dieci minuti dopo è morto».

fonte: http://www.ilgiornaledivicenza.it

quest'anno la situzione e peggiorata tantissima,non si sente altro che dire di cacciatori che uccidono persone e animali,ma porca vacca possiamo aprire di piu' gli occhi prima di premere il grilletto?Poi ci lamentiamo delle restrinzioni che ogni anno ci vengono imposte,arrivati a questo punto direi proprio che le assoziazioni anti caccia anno ragione a combattere la loro guerro per la chiusura della caccia.Gia siamo messi con un piede nella fossa se poi continuiamo ad alimentare il fuoco con tragedie del genere non ci restera' che appendere il fucile al chiodo.

Certo che se questo è il modo di concepire l'attività venatoria.......è giusto che,in Italia ,chiudano la caccia......non meritiamo altro,non siamo ne coscenti ne responsabili.......e "giustamente"alla luce di certi incresciosissimi fatti occorsi,agli occhi della gente siamo solo dei pazzi fanatici assetati di sangue,pronti a compiere qualunque nefandezza pur di tornare a casa con il carniere pieno.
Cari Amici se continua così,la caccia è senza futuro......e sarà solo colpa nostra.

Cosa aspettiamo a costituirci parte civile contro chi provoca incidenti del genere ?
Non sono cacciatori, sono dei pazzi e arrecano un danno a tutta la categoria...
Devono pagare carissimo la loro incoscienza...