Ciao a tutti leggendo sui vari forum logicamente mi sono accorto delle diverse opinioni in merito alle uscite estere.Personalmente sono USCITO due volte nel 98 in LAPPONIA SVEDESE a cedroni e bianche e nel 2002 in CANADA a becche (sempre con il mio cane)In Svezia il num.e' rispettato,ogni ora di caccia l'accompagnatore si fermava 15 minuti per fare riposare i cani,le bianche dopo la prima alzata le ribattevamo al masimo con altre 2o3 poi ci spostavamo.Ho trovato tutto molto corretto e VENATORIO.In Canada le becche non le considerano neanche...(la taglia e come tra un beccaccino e la becca europea)animale che loro non cercano anche per il poco uso del cane da ferma.L'Italia e' un piccolo paese ma molto popolato noi non possiamo immaginare i loro territori e l'abbondanza di animali.Visto che tutto gravita intorno al denaro sono chiare le diverse REGOLE...dubito che si possa comperare uno svedese...mentre un POVERO polacco o estone per 10 euro ti fa tirare alla suocera...Non andrei mai per sparare 300 colpi al giorno sui colombi il capannista sicuramente si!!!(ovvio).Tutti noi siamo portati a non approvare cose che non possiamo in realta' fare.Invito dunque tutti voi a dire la vostra...con l'augurio che tutti voi amici possiate un giorno VIVERE una realta' estera...saluti Franco.

Ciao Franco ,ottimo argomento,cacciando ungulati era giocoforza recarsi all'estero,ora non è più così anche perché qualche valida riserva in Italia ora c'è e poi con l'abbandono delle campagne gli ungulati sono ricomparsi in buon numero anche nei nostri territori.
La caccia all'estero se ben organizzata può essere molto appagante, soprattutto perché viene praticata in territori che purtroppo noi ci sognamo,distese immense che ti danno un meraviglioso senso di libertà,il rispetto per la caccia e per chi la pratica che hanno certi popoli ed anche per le loro tradizioni venatorie,insomma un altro mondo.
Certo è che bisogna affidarsi ad una organizzazione molto seria e affidabile,ce ne sono anche in Italia, al fine di evitare spiacevoli contestazioni,con un minimo di esperienza ci si può realmente divertire.
Purtroppo la nota dolente sono i prezzi,che secondo la nazione e l'animale oggetto di caccia possono essere veramente salati.
Comunque è una bella esperienza.
Waidmannsheil

sono sostanzialmente contrario alla caccia all'estero, soprattutto se organizzata in certo modo, anche se mi rendo conto che la mia posizione probabilmente sia minoritaria e perdente; la mia contrarietà si fonda su diversi fattori:

etici, in quanto purtroppo in molti casi tale caccia si trasforma in abusi; inoltre, perchè risulta talvolta possibile cacciare determinati migratori negli stessi periodi nei quali invece gli stessi sono protetti in Italia, quindi unisco anche motivi di coerenza.

naturalistici, in quanto spesso, anche se geograficamente non sempre è così, la caccia viene rivolta a quei medesimi selvatici, i quali in altri periodi dell'anno sono cacciati anche in Italia, con la conseguenza che tali specie migratorie sono sottoposte ad una ulteriore pressione venatoria, oltre a quella già considerevole sopportata nel nostro territorio.

economici, infine,perchè i costi sono per lo più elevati e non sopportabili dalla maggioranza di noi e pertanto, una persona come me ha due scelte: rinunciare definitivamente oppure, ma con un certo sacrificio e negando qualcosa alla famiglia, effettuare nella sua vita solo pochissime esperienze all'estero; tra le due, personalmente, anche per i primi due motivi sopra esposti, scelgo la prima.

Ovviamente, il mio pensiero è riferito alla sola caccia ai migratori, principalmente nell'area mediterranea ed europea; negli altri casi, ad esempio quelli relativi alla caccia selettiva agli ungulati, mi pare che possa esistere semmai solo un problema di eventuali abusi; comunque, sull'argomento specifico le mie conoscenze non sono tali da consentirmi di andare oltre.
saluti e spero di essere stato abbastanza chiaro.

Ciao Solitario le tue risposte sono tutte molto logiche ma anche discutibili;ogni paese ha le sue regole e forse noi siamo tra i piu'restrittivi(tutta europa caccia le oche da noi e' protetta perche'?) Sul fattore economico sono d'accordo con te e' tutto esageratamente costoso...ma e' cosi' perche' tanta gente (consuma)In fondo la risorsa caccia aiuta gli abitanti di determinati paesi a sopravvivere...Ungulati si perche' non tocca la tua caccia abitudinaria,io credo che la becca sia da cacciare con il cane e non come un tordo al volo,come ho gia'scritto ti auguro di poter un giorno provare e vedrai che troverai tanta ettica e rispetto fore piu' che in Italia. cordialmente Franco.

Sono d'accordo con Franco,avendo cacciato all'estero parecchie volte,certamente solo grossa selvaggina,ho sempre riscontrato una notevole correttezza venatoria,cosa che purtroppo non ho, in molti casi, riscontrato del nostro paese.
Indubbiamente la caccia all'estero è cara a volte carissima,bisogna imparare a scegliere bene fra i vari pacchetti proposti dalle agenzie(quelle serie),comunque con un minimo di accortezza si può fare.
Sulla migratoria,in effetti è una caccia che non pratico e quindi la conosco poco,però le regole negli altri paesi o comunque quelli che ho frequentato, sono estremamente rigide,come lo sono gli accompagnatori nel farle rispettare,con sanzioni a volte pesantissime.
Sui calendari venatori ,dall'estero .............abbiamo solo da imparare,loro li fanno scientificamente avvalendosi,fra l'altro, anche dei nostri tecnici ex INFS,noi li facciamo fare dal politico di turno...........ed è tutto dire.
Waidmannsheil

COME HO PREMESSO NEL MIO PRIMO INTERVENTO, PER MANCANZA DI ESPERIENZA DIRETTA, QUELLO SULLA CACCIA ALL'ESTERO NON E' UN ARGOMENTO SUL QUALE POSSO ANDARE OLTRE DETERMINATE MIE IMPRESSIONI O RAGIONAMENTI, ANCHE SE RIMANGO SOSTANZIALMENTE DELLA MIA OPINIONE, TALE TIPO DI CACCIA PERALTRO AL MOMENTO NON MI ATTIRA PARTICOLARMENTE.
NELLA RISPOSTA ULTIMA DI GIOVANNI MI HA TUTTAVIA COLPITO MAGGIORMENTE IL DISCORSO SU I PIANI FAUNISTICI, CALENDARI VENATORI, ECC.; SU TALE ASPETTO, SONO INFATTI PIENAMENTE D'ACCORDO SULLA NECESSITA' DI ATTRIBUIRE MAGGIORE PROFESSIONALITA' ALLE SCELTE FATTE, SVINCOLANDOLE DALLE LOGICHE POLITICHE OD IDEOLOGICHE ED ATTRIBUENDO LORO INVECE BASE E SIGNIFICATO SCIENTIFICI.
CON CALENDARI VENATORI PIU' ADEGUATI E REGOLARMENTE AGGIORNATI SECONDO I RISULTATI DI SERIE ANALISI, FORSE, ANCHE QUALCHE INVETERATO CONTRARIO ALL'ESTERO COME ME, POTREBBE TROVARE MAGGIORI SODDISFAZIONI ED ULTERIORI MOTIVI PER RIMANERE IN ITALIA.

giovanni anesa ha scritto:

Sui calendari venatori ,dall'estero .............abbiamo solo da imparare,loro li fanno scientificamente avvalendosi,fra l'altro, anche dei nostri tecnici ex INFS,noi li facciamo fare dal politico di turno...........ed è tutto dire.
Waidmannsheil

E' un affermazione che forse vale per l'estero per l'INFS. Perchè in Italia l'ex INFS era composta all'inizio da un mixer tra ambientalisti cacciatori ecc ecc ecc. Ora è composta esclusivamente da ambientalisti. E pur se abbiamo dei pareri positivi dagli osservatori per varie specie non vengono minimamente presi in considerazione (Per non dire cagati) o meglio se sono favorevoli all'apertura di una specie migratoria tutto tacie se sono favorevoli alla chiusura di una specie si muove mezzo mondo.

Bisogna togliere la caccia dalla politica se si vuole ottenere dei calendari corretti.

Ho conosciuto personalmente diversi Zoologi ex INFS, oggi mi pare si chiami ISPRA o qualcosa del genere,compreso il Dr Toso e devo dire che tutti, seppur alcuni non cacciatori, hanno sempre riconosciuto l'attività venatoria,certo ben regolamentata,come assolutamente non deleteria sia per la fauna che per l'ambiente.....ma anzi!
Zobbiolo hai ragione,purtroppo è la politica ad esserci ostile ed a condizionare le scelte, sempre in maniera peggiorativa nei nostri confronti:ormai in Italia, tutto viene immolato sull'altare della politica (condizionata dai voti di scambio).
Detto questo, volevo aggiungere che,all'estero la caccia è, in molti paesi, argomento di studio scolastico,ovvero,ad esempio, nei paesi Scandinavi le scolaresche vengono portate a........caccia,non ci crederete ma è così:e stiamo parlando di paesi che non possono essere considerati incivili o sottosviluppati.
La caccia all'estero, non è considerata solo fonte di reddito ,ma spesso ha radici e tradizioni ben più consolidate delle nostre,specialmente nei paesi della Mitteleuropa, vi posso garantire che... di punti ce ne danno tanti.
Non ultimo, il rispetto di cui godono i cacciatori negli altri paesi...........provare per credere...un altro mondo!
Ciao Amici..........Waidmannsheil

Confermo che si chiama ISPRA.

Poche le mie esperienze all estero ma da cio che ho vissuto negli USA ce una chiarezza e dei paletti ben precisi il superarli a rischio di sanzioni molto elevate All interno della russia tutto e' possibile basta pagare Io personalmente vado a caccia in romania da anni con un po di attenzione si possono fare delle ottime cacce al giusto prezzo (la salvaguardia dell'etica e' a carico del cacciatore non e' demandata all'accompagnatore) Studiando il calendario venatorio non ho trovato incongruenze tra specie e periodo